Paesaggi di rovine. Sulla decadenza e il nuovo inizio
Il rifiuto dell’idea di decadenza, piuttosto che condurre ad abbracciare una qualsiasi ideologia progressista, potrà lasciare spazio all’idea, ben più feconda, di crisi.
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Il rifiuto dell’idea di decadenza, piuttosto che condurre ad abbracciare una qualsiasi ideologia progressista, potrà lasciare spazio all’idea, ben più feconda, di crisi.
In Italia si sta affermando una corrente di pensiero che riconosce la centralità della domanda teoretica, posta però oltre le categorie della logica tradizionale.
Il recente La modernità di un antimoderno di Massimo Fini è un implacabile corpo a corpo con le convenzioni e il senso comune contemporanei.
L’impressione che il libro di Pino Aprile Terroni suscita nei lettori più accorti è controproducente rispetto alle intenzioni dell’autore, poiché non fa altro che confermare il più radicato dei pregiudizi sui meridionali.
Il libro del professor Hervé A. Cavallera sui problemi della scuola e del mondo accademico invita ad un’azione doverosa, necessaria e possibile.
Gli Dei non si sono ritirati, né tanto meno sono svaniti o morti: essi attendono la chiamata di uomini risvegliati.
Il livello surreale cui è giunto il giornalismo italiano, seguendo senza più alcun freno i dogmi del linguaggio politicamente corretto.
Sono chiari i segnali per cui anche l’ultima bolla è sul punto scoppiare, con implicazioni che vanno ben al di là di quelle che l’hanno preceduta.
Oltre alla guerra dichiarata all’Occidente dalle organizzazioni armate islamiche è in corso una sottomissione dolce dell’Europa.
La tradizione come tradere va a fondo per riemergere come ‘tradizione dell’origine’, franta, sconnessa, sempre a rischio, mai assicurata una volta per tutte.
Democrazia, il problema di Alain de Benoist è stato da poco ripubblicato nella collana “i libri del Borghese” da Pagine editore, a cura di Giovanni Sessa.
Quella cui ci chiama Gianfranco de Turris è una filosofia della responsabilità, quanto di più rivoluzionario possa esserci, in un tempo “post”, “liquido” e “debole” come il nostro.