Vorrei ma non posso
Napoleon di Ridley Scott è un film estremamente deludente.
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Napoleon di Ridley Scott è un film estremamente deludente.
Sono molti i pregi artistici del film, dalla recitazione alla fotografia; ma, fra tutti, uno spicca in modo particolare: il formidabile senso dell’azione, che – come è stato osservato – ricorda, e quasi certamente non per caso, il miglior cinema «western», con il classico fortino nel deserto assediato dalle orde dei Pellirosse e difeso eroicamente, fino all’ultimo uomo, dalla guarnigione votata al sacrificio.
L’esorcismo antifascista funziona come la scomunica medievale, e come la scomunica medievale è contagioso.
Per qualche dollaro in più, secondo della trilogia del dollaro di Sergio Leone, è stato uno di quei film che rimangono non solo nella storia della cinematografia di una data epoca, ma anche in quella del costume e dell’immaginario collettivo.
Il mondo della cinematografia è andato alla deriva. Al moralismo ha fatto seguito un cinismo compiacente, che adula ciò che vi è di più basso in uno spettatore trasformato in voyeur narcisista sempre più facile da adulare ma sempre più difficile da soddisfare.
La trasposizione per il grande schermo del celebre romanzo di Buzzati è un’opera di altissimo livello, piena di poesia e di intensità drammatica
Una lettura simbolica del film 300 di Zack Snyder e dell’omonimo fumetto di Frank Miller da cui il primo è ispirato
Akira Kurosawa è stato un uomo di cinema molto colto, uno di quelli che si è ispirato ai geni della letteratura di sempre come William Shakespeare e Fëdor Dostoevskij e che a sua volta ha fornito spunti a non finire a chi è venuto dopo o insieme a lui
Alfred Hitchcock ha consegnato alla memoria del grande schermo emozioni, paure e fobie, mature e infantili, che erano in primo luogo le sue.
Un des films de guerre les plus vrais qui se puisse voir se déroule en Louisiane: Sans retour de Walter Hill (1981)
Il film di Renzo Martinelli ‘Barbarossa’ ha riacceso il dibattito sull’identità, piuttosto misteriosa, di Alberto da Giussano
Nonostante il successo che ebbe nell’immediato, il romanzo di Henri Crouzat L’isola in capo al mondo è stato dimenticato. Il suo vero protagonista era l’isola subantartica di Amsterdam