Lo stregone e il suo alter ego
L’ultimo inverno di Rasputin ricostruisce le conclusive sequenze di vita dell’enigmatico predicatore.
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L’ultimo inverno di Rasputin ricostruisce le conclusive sequenze di vita dell’enigmatico predicatore.
Chi si aspettasse di trovare in Grossman un fautore della democrazia liberale rimarrebbe deluso.
Tra senso di appartenenza e viaggio esiste un’inattesa affinità elettiva, come dimostra Verso le rovine di Cevengur di Vasilij Golovanov.
La morte del Vazir Muchtar, romanzo di Jurij Tynjanov, torna in libreria per i tipi di Settecolori.
La recensione di un giovanissimo Adriano Romualdi a Dio è nato in esilio di Vintila Horia.
Considerazioni sul rito di iniziazione di Odino nello Havamál norreno e la sua simbologia nella Tradizione indoeuropea.
La produzione teatrale di Eliade, recentemente pubblicata in edizione critica, è intrisa di valori mitico-simbolici, punto d’arrivo dei suoi studi eruditi.
Brevi riflessioni esistenziali su ‘I demoni’ e le ‘Memorie dal sottosuolo’.
Bestie, uomini e dei di Ferdinand Ossendowski è un libro affascinate, policentrico e attualissimo.
Il saggio di Louis de Maistre è un fondamentale testo di riferimento per approfondire le vicende narrate da Ossendowski, anche se buona parte dell’opera e della vita dell’autore polacco restano circondate da un alone di mistero.
On ne doit pas oublier Zamiatine, si étrange et parfois déplaisant soit le personnage, car il est peu d’écrivains «soviétiques» aussi étonnants, totalement inclassable au temps du tsar, de la révolution et de l’exil, solitaire entre les solitaires.
Nel romanzo La foresta proibita di Mircea Eliade vi è tutta la dimensione magico-esoterica propria alla filosofia dell’autore, unita all’aspirazione alla rottura della percezione ordinaria, in vista di un accesso alla dimensione numinosa, segreta e inafferrabile dell’esistenza.