Chi è italiano, e chi no
Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera appartenenza ad un popolo, che è soprattutto un fatto interiore.
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Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera appartenenza ad un popolo, che è soprattutto un fatto interiore.
Un bilancio impietoso del Sessantotto a cinquanta anni di distanza.
Cavallera, dopo aver attraversato l’intera storia della pedagogia d’Occidente in modo organico e compiuto, torna ad un’idea dell’educare assai prossima a quella sviluppata a Roma e in Grecia
Riccardo Scarpa ha dedicato un saggio voluminoso agli archetipi e alla storia della cavalleria.
La classe politico-intellettuale-giornalistica italiana soffre di paranoia, una malattia che si manifesta con una sindrome di persecuzione collegata ad una sindrome di onnipotenza.
Immagini del passato ci ricordano quanto fosse dura la vita nella civiltà contadina, ma anche come fosse fiera, dignitosa, autosufficiente; «ecologica», appunto, nel senso più profondo ed autentico della parola.
Il crepuscolo dello scientismo di Giuseppe Sermonti merita di essere letto perché liquida molte fisime che possono far presa sugli sprovveduti.
La dualità individualismo-collettivismo, democrazia-comunismo, i cui termini sfumano alla fine l’uno nell’altro, è superabile attraverso l’organicismo di cui Spann si fa banditore: un sistema che ponga la libertà in basso e l’autorità in alto.
Nell’asfittico panorama culturale e politico italiano nasce una iniziativa editoriale controcorrente.
Visto come stanno andando le cose in Italia non si sa a chi ci si debba rivolgere per un parere, se a un politologo, a un sociologo o a uno psichiatra.
L’addurre come spiegazione per ogni genere di abusi e violenze sulla donna il persistere di un modo di pensare orientato al patriarcalismo, è cosa che può far valere solo chi non abbia la più pallida idea di ciò a cui corrispondono i valori virili.
I partiti tradizionali hanno tradito la loro storia: la destra la nazione, la sinistra il popolo.