Viaggio al termine della modernità
Quella cui ci chiama Gianfranco de Turris è una filosofia della responsabilità, quanto di più rivoluzionario possa esserci, in un tempo “post”, “liquido” e “debole” come il nostro.
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Quella cui ci chiama Gianfranco de Turris è una filosofia della responsabilità, quanto di più rivoluzionario possa esserci, in un tempo “post”, “liquido” e “debole” come il nostro.
Nel recente saggio di Paolo Borgognone viene delineata la storia dell’involuzione politica della sinistra italiana.
I segnali del declino nell’esegesi del discorso papale tenuto nell’Aula Paolo VI lo scorso 17 ottobre 2015.
L’esempio russo ci dovrebbe imporre uno stimolo ad una novella Rinascenza, ben più radicale di quella postmedievale che fu più che altro una Rinascenza di rari spiriti eletti.
L’ideologia neoclassica di un’economia “pura”, libera dal politico ed eticamente “neutra”, deve far posto, o meglio tornare a far posto, ad un’economia politica, sottoposta, secondo buon senso razionale, alla regolamentazione dell’ambito politico.
Oggigiorno, perduto qualsiasi legame d’ordine sapienziale con il cosmo ed incalzato dai ritmi del lavoro in città, l’uomo moderno è andato sempre più emancipandosi da una vita attenta al passaggio delle stagioni e alle tradizioni ad esse collegate.
Precisazioni sui termini democrazia e repubblica, oggi utilizzati in modo interscambiabile, ma nati tra loro antitetici.
Lo Ius romano, e la connessa Iustitia, erano intese come manifestazioni del Fas, il diritto divino; la Libertà, in senso metafisico, era quindi una conseguenza del rispetto del Fas.
Non ci vuole molto per smontare dalla radice tutta la grossolana impalcatura della cosiddetta educazione sessuale mondialista, globalista e omosessualista dell’O.M.S.
Anche nel mondo dell’editoria sta venendo meno il pluralismo, non solo delle testate, ma soprattutto delle idee, dei punti di vista, delle opinioni, dei commenti.
Per de Benoist il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti non è che il momento conclusivo dell’occidentalizzazione del mondo.
In un libro di Gianfranco de Turris indicazioni teoriche e pratiche per uscire indenni, spiritualmente ed esistenzialmente, dallo stato presente delle cose.