Vae victis!
Lindau ripropone L’erede di Montezuma, romanzo di Carlo Coccioli del 1964.
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Lindau ripropone L’erede di Montezuma, romanzo di Carlo Coccioli del 1964.
La letteratura dell’Orrore ha sempre scongiurato come un abominio il venir meno della linea di demarcazione che separa l’uomo dalle belve.
Il brigante di Giuseppe Berto narra una fosca vicenda di amore, morte e vendetta.
L’esordio letterario di Marco Pinti trasporta il lettore in un futuribile medioevo postmoderno.
Un importante romanzo di Carlo Sgorlon pubblicato nel decennale della scomparsa dello scrittore friulano.
Un’intervista a Pierfrancesco Prosperi (1945), uno dei più noti autori italiani di ucronie e distopie.
L’ultimo libro di Giuseppe Spadaro è un’originale costruzione fantastica che vede Aniceto Del Massa, Pino Romualdi e Marcel Déat dialogare sul fascismo.
Vincenzo Fani Ciotti (1888-1927) fu autore di un preveggente romanzo fantastico-futurista in cui si mescolano invenzioni scientifiche, anticipazioni sociali e polemiche politiche.
Alcuni tratti peculiari accomunano il sentire dal poeta pescarese con la filosofia del disvelamento dell’essere sviluppata da Heidegger.
Il volume collettaneo Guido Morselli. Un Gattopardo del Nord raccoglie alcuni contributi dei più noti esegeti italiani e stranieri dello scrittore.
Di Nicola Lisi (11 aprile 1893 – 24 novembre 1975) è recentemente tornato in libreria Diario di un parroco di campagna, un appello alla bellezza e alla necessità di rinuncia al proprio io al fine di riscoprire un rapporto armonioso con Dio, con gli uomini e con le cose del mondo.
E’ stato recentemente ristampato Ignoto toscano di Ardengo Soffici, considerato unanimemente lo scritto più rappresentativo della prima fase sofficiana.