Filosofia della carta
L’origine della carta e il suo riciclo mostrano che tutto in natura è ibrido e, come sapeva Anassagora, che “tutto è in tutto”.
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L’origine della carta e il suo riciclo mostrano che tutto in natura è ibrido e, come sapeva Anassagora, che “tutto è in tutto”.
I due libri postumi dell’innovatore per antonomasia dell’editoria italiana.
Un libro di Massimo Donà dedicato alla discussione del dadaismo, la più radicale tra le avanguardie primo-novecentesche.
La metafisica della storia evoliana ingloba l’idea guénoniana centrata sulla valenza sovrastorica del simbolo e quella bachofeniana che ne sottolineava, invece, la storicità.
Per Faye il tratto ontologicamente costitutivo dell’uomo europeo è spirito di conquista, audacia, costruzione di forme sempre nuove.
Il libro di Vittore Pisani, uscito in prima edizione nel 1950, porta alla luce gli aspetti essenziali di religioni arcaiche ancora oggi poco conosciute.
Il libro di Fusco e de Turris induce nel lettore la convinzione che le cose non sono mai quello che dicono di essere.
Un estratto dalla prefazione di Giovanni Sessa al volume di Otto Braun, “Io terrò duro, qualunque cosa accada”. Diario e lettere di un giovane volontario di guerra.
Per Locchi, la storia non è scritta ab initio, è sempre esposta sul possibile, sull’imprevedibile.
Un recente libro di Nuccio D’Anna fornisce le chiavi necessarie per aver accesso alle profondità dell’universo dantesco.
Il libro di Pautasso raccoglie i documenti prodotti durante il processo a carico dei F.A.R. nel 1951, compresi i verbali degli interrogatori degli imputati e delle sedute processuali, nonché tutti gli articoli usciti sulla stampa in tema.
La prima pubblicazione del G.R.E.C.E. Italia è dedicata alla tematica ecologica.