Spengler 2018. Il Tramonto dell’Occidente rivisitato
A cento anni dalla pubblicazione del Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler continua a gravare un senso di crisi profonda.
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A cento anni dalla pubblicazione del Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler continua a gravare un senso di crisi profonda.
La profezia è la visione di una serie di possibilità, un campo di probabilità che assume valori discreti differenti a seconda della direzione ad esso impressa dall’agire umano.
Il libro dell’Hamilton – che nell’edizione originale si intitola The Appeal of Fascism – vuol essere un’analisi dei motivi per i quali numerosi intellettuali subirono, a un certo punto, «il fascino del fascismo».
Nel Tramonto dell’Occidente Oswald Spengler si sofferma ampiamente sulle peculiarità dell’anima russa. Nella visione spengleriana, Pietro il Grande impone alla Russia una forma che non le è congeniale, che è lontana dallo spirito contadino, antico, mistico e religioso della Vecchia Russia.
Malgrado tutto l’interesse per gli autori della Rivoluzione Conservatrice non si è mai sopito, e diviene sempre maggiore in questi tempi di crisi economica e morale.
Fascismo y nacionalsocialismo no regaron a crear en el seno del Estado una ciudadela que pudiese sobrevivir a la catástrofe política.
Riferirsi a Oswald Spengler implica riaprire una riflessione sull’essenzialità dell’approfondimento metapolitico del rapporto tra storia e Sacro.
Una lucida analisi dei miti e dei limiti della cosiddetta “contestazione totale” che caratterizzò gli ultimi Anni Sessanta.
Secondo la concezione organicistica di Spengler ogni civiltà è equiparabile a un essere vivente che nasce, si sviluppa, decade e, da ultimo, muore.
Evola admired the negative description that Spengler gives of Zivilisation but is critical of the absence of a coherent definition of Kultur, because, he says, the German philosopher remained the prisoner of certain intellectual schemes proper to modernity
Spengler’s positions changed after the publication of Decline. So claims the Italian Germanist Domenico Conte in his work Catene di civiltà: Studi su Spengler
Un’assai larga parte dell’intelligenza del secolo scorso fu di destra. E, con qualche eccezione, lo fu d’una destra fascista o accusata di fascismo