Martin Heidegger e il controverso rapporto con il nazionalsocialismo
La questione del rapporto di Martin Heidegger con il nazionalsocialismo e l’ebraismo non ha mai smesso di destare scalpore.
Archivio di storia, tradizione, letteratura, filosofia. Online dal 1998
La questione del rapporto di Martin Heidegger con il nazionalsocialismo e l’ebraismo non ha mai smesso di destare scalpore.
L’emigrazione aristocratica aveva una cultura sostanziata dal mitologema della «Germania Segreta», rivitalizzato nel Novecento dal Circolo di George, che mirava al ritorno ad un Reich ideale, all’eterna Germania.
L’epistolario dei fratelli Heidegger, tra politica e affetti familiari.
Nei confronti del pensiero di Heidegger si sta tentando di mettere in atto un processo di sterilizzazione politica, servendosi dell’espediente liberticida che Alain de Benoist definì reductio ad hitlerum.
Il presente saggio costituisce un estratto dall’Introduzione del recente libro del prof. Giovanni Sessa Itinerari nel pensiero di Tradizione (Chieti 2014).
A l’encontre d’Evola, Heidegger fait un appel à la tradition occidentale, et pour lui cette tradition n’est pas une simple vue de l’esprit, un “mythe mobilisateur” qui se perd dans des lointains inde-européens, mais une réalité tangible dont il a pu suivre les méandres depuis l’aurore de la philosophie grecque des penseurs présocratiques.
Malgrado tutto l’interesse per gli autori della Rivoluzione Conservatrice non si è mai sopito, e diviene sempre maggiore in questi tempi di crisi economica e morale.
Per cominciare ad uscire dalla palude delle superstizioni illuministiche, non ci sarebbe niente di meglio che chiedersi: «perché, in generale, l’ente, e non, piuttosto, il Niente?».
Heidegger et Jünger partent souvent de prémisses analogues, mais ils parviennent à des conclusions en partie opposés: Jünger voit dans le nihilisme l’opposé des valeurs de la métaphysique occidentale et chrétienne. Heidegger y voit une conséquence ultime de ces mêmes valeurs
Inquieto, assetato di verità e di certezze, politicamente scorretto, coraggioso, spavaldo, pessimista, irritante, trasognato eppure lucidamente disincantato. Tutto questo, ed altro ancora, è stato il filosofo e scrittore Ernst Jünger