Riflessioni su alcuni romantici
Affinità e differenze di vedute e di estetica tra alcuni autori ottocenteschi.
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Affinità e differenze di vedute e di estetica tra alcuni autori ottocenteschi.
Ristampato solo ultimamente in Italia dalla casa editrice Adelphi, La regina di Saba di Gérard de Nerval è un racconto lungo che s’inserisce a pieno titolo nel contesto del Romanticismo europeo.
Il libro dell’Hamilton – che nell’edizione originale si intitola The Appeal of Fascism – vuol essere un’analisi dei motivi per i quali numerosi intellettuali subirono, a un certo punto, «il fascino del fascismo».
Si può dire che la tentazione del fantastico abbia colpito un po’ tutti i nostri maggiori scrittori, veristi compresi, anche se saltuariamente. Più diffusa la vena sotterranea a livello di narrativa popolare, e lo sforzo di una critica aperta e intelligente dovrebbe essere quello di riportarli alla luce.
È il 1929 quando la Franz Eher Verlag pubblica Michael – Diario di un destino tedesco (titolo originale: Michael – Ein deutsches Schicksal in Tagebuchblättern), il romanzo scritto da Joseph Goebbels.
Le principali caratteristiche della visione del mondo romantica in Italia e i parallelismi con la Germania e l’Inghilterra.
La vita e le opere di Vittorio Alfieri testimoniano con grande spicco e notevole drammaticità la svolta fondamentale nella cultura europea dall’Illuminismo al Romanticismo.
Dalle fiamme della Grande Guerra uscì la forma politica del romanticismo, quello che noi tutti chiamiamo fascismo, le fascisme immense et rouge che affascinava Brasillach con le sue maree di bandiere, di torce, di canzoni. Goebbels lo definì romanticismo di acciaio.
Poe si getta a capofitto negli orrori che sa evocare con mano abilissima, quasi pervaso da un’ansia di punizione e di auto-distruzione. E la sua misera morte, in stato di delirium tremens, ha il sapore di una catastrofe annunciata
Uno studio sulle origini e sui principali ispiratori del movimento romantico in Germania, da Hamann ed Herder sino a Novalis e i fratelli Schlegel.
Lo sviluppo del pensiero politologico di Carl Schmitt e la sua influenza