Sul viaggiare e sulla tradizione
Azzurre lontananze di Giovanni Sessa delinea un modo di viaggiare che si apre a una dimensione altra, quella della tradizione.
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Azzurre lontananze di Giovanni Sessa delinea un modo di viaggiare che si apre a una dimensione altra, quella della tradizione.
La metafisica della storia evoliana ingloba l’idea guénoniana centrata sulla valenza sovrastorica del simbolo e quella bachofeniana che ne sottolineava, invece, la storicità.
Per Faye il tratto ontologicamente costitutivo dell’uomo europeo è spirito di conquista, audacia, costruzione di forme sempre nuove.
La seconda parte del vasto saggio archeologico-linguistico sulle origini dei Liguri.
Un testo di Alexandre Lebreton che sta suscitando grande interesse.
Il libro di Fusco e de Turris induce nel lettore la convinzione che le cose non sono mai quello che dicono di essere.
L’esordio letterario di Marco Pinti trasporta il lettore in un futuribile medioevo postmoderno.
Un estratto dalla prefazione di Giovanni Sessa al volume di Otto Braun, “Io terrò duro, qualunque cosa accada”. Diario e lettere di un giovane volontario di guerra.
Per Locchi, la storia non è scritta ab initio, è sempre esposta sul possibile, sull’imprevedibile.
Un recente libro di Nuccio D’Anna fornisce le chiavi necessarie per aver accesso alle profondità dell’universo dantesco.
È finalmente disponibile l’ultimo libro, postumo, di Giovanni Feo, giustamente definito dal prefatore un testamento e un monumento.
La Dama Nera, conosciuta come Elisabetta nell’Occidente latino, rivive nelle pagine del capolavoro di Valentine Penrose, un classico dell’erotismo riproposto dopo sessant’anni.