La religione senza nome
Un testo di Alexandre Lebreton che sta suscitando grande interesse.
Archivio di storia, tradizione, letteratura, filosofia. Online dal 1998
Un testo di Alexandre Lebreton che sta suscitando grande interesse.
Il testo di Sessa qui presentato muove dal crollo dell’Urss e giunge all’insediamento dell’attuale governo in Italia.
L’insegnamento della storia nelle scuole è stato individuato da qualcuno come canale privilegiato d’indottrinamento immigrazionista.
Un libro si occupa di immigrazione in termini critici, individuando in essa lo strumento utilizzato dal capitalismo transnazionale per sradicare fisicamente ed esistenzialmente i popoli.
Jean Raspail, considerato uno dei maggiori scrittori francesi viventi, da noi continua ad essere pressoché sconosciuto: sono ben poche le persone colte che lo hanno letto o anche solo sentito nominare, che ne parlano, che discutono le sue tesi; quanto al grosso pubblico, non ne sa nulla, puramente e semplicemente.
Da anni ci sentiamo ripetere, come un ritornello, quanto sia bella, desiderabile e felice una società multietnica.
La tolleranza funziona solo a senso unico, serve solo a tutelare gli ultimi arrivati; e non vale per coloro che, in un certo luogo, sono sempre vissuti, da decine e decine di generazioni.
Fra cent’anni la popolazione dell’Europa sarà solo una minima parte di quello che è ora e in duecento anni alcuni paesi potrebbero scomparire.
A destra e a sinistra, si denuncia oggi il comunitarismo etnico come una minaccia: nel discorso pubblico è la figura da respingere, la causa delegittimante. Ma pochi precisano che cosa intendano con comunitarismo.
Ogni civiltà, ogni cultura meritano rispetto, così come ogni essere umano: da ciò, tuttavia, non deriva un dovere di accoglienza illimitata.
Rassegna critica di numerosi libri di divulgazione storica su Roma e la Grecia antiche pubblicati negli ultimi anni.
La catastrofe europea tra denatalità e invasione immigratoria