Dèi e Potenza. Il prometeismo di Guillaume Faye
Per Faye il tratto ontologicamente costitutivo dell’uomo europeo è spirito di conquista, audacia, costruzione di forme sempre nuove.
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Per Faye il tratto ontologicamente costitutivo dell’uomo europeo è spirito di conquista, audacia, costruzione di forme sempre nuove.
Un estratto dalla prefazione di Giovanni Sessa al volume di Otto Braun, “Io terrò duro, qualunque cosa accada”. Diario e lettere di un giovane volontario di guerra.
Per Locchi, la storia non è scritta ab initio, è sempre esposta sul possibile, sull’imprevedibile.
Un saggio sull’influenza di Cornelio Agrippa sull’ermetismo di Arturo Reghini.
Il pensiero di Tradizione è antidoto allo stato delle cose rappresentato dalla post-modernità.
Il libro di W. I. Thompson pone di fronte al problema annoso della sintesi di innovazione e tradizione.
È tornata da poco nelle librerie per i tipi di OAKS editrice l’opera che può essere considerata il lascito spirituale di Giovanni Gentile.
Una breve recensione di Aurora di Nietzsche pubblicata da Adriano Romualdi nel 1968.
E’ stato pubblicato un volume di Nae Ionescu, il filosofo che fu maestro e guida spirituale della giovane generazione romena, tra le cui fila vanno annoverati Eliade, Cioran e Noica.
Le considerazioni di Bonald sono quelle di un conservatore dell’Ancien Régime che vede gli Ebrei con la mentalità paternalistica di un cattolico che considera gli Ebrei come il Popolo di Dio.
Un monumentale volume di Francesco Tomatis recupera al sapere una concezione mistica della pratica alpinistica.
Giovanni Sessa tenta di inaugurare un colloquio teorico tra il pensiero di Tradizione e cinque autori della Rivoluzione Conservatrice tedesca.