Nella Babele dei nomi e cognomi
Il problema delle omonimie da Roma antica ai giorni nostri e le origini dei cognomi italiani.
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Il problema delle omonimie da Roma antica ai giorni nostri e le origini dei cognomi italiani.
Nel Tramonto dell’Occidente Oswald Spengler si sofferma ampiamente sulle peculiarità dell’anima russa. Nella visione spengleriana, Pietro il Grande impone alla Russia una forma che non le è congeniale, che è lontana dallo spirito contadino, antico, mistico e religioso della Vecchia Russia.
I motivi che hanno dato luogo all’esplosione di Alba Dorata sono ben noti: crisi economica devastante, immigrazione selvaggia, criminalità dilagante… Sono i fenomeni tipici delle “democrazie occidentali”, che tuttavia in Grecia hanno avuto un impatto più forte a causa dell’intrinseca debolezza dell’economia ellenica.
Agli occhi di Toynbee, il comunismo sovietico si configura come una sorta di nuova religione laicizzata e terrestrizzata, ma la Russia nella sua sostanza resta pur sempre uno Stato-Impero totalitario che raccoglie l’eredità simbolica e politico-religiosa dell’Impero Romano d’Oriente.
L’unità di vita e pensiero è esperita in Jaspers come orizzonte inglobante, il cui carattere precipuo esige una radicale separazione del soggetto conoscente dall’oggetto conosciuto.
Nel saggio ‘Da Hegel a Nietzsche’ Karl Löwith illustrò come si fosse prodotta nello spirito europeo la crisi nichilistica che aveva condotto fino alla catastrofe bellica.
E’ imprescindibile porre come obiettivo e come modello per una scienza organica e antiriduzionista il ritorno all’unità di vertice del sapere, al di là delle scissioni razionalistiche e all’inevitabile settorializzazione della conoscenza odierna.
Il Dictionnaire Infernal di Collin de Plancy, pubblicato per la prima volta nel 1818, raccoglie oltre duemila voci riguardanti le credenze, le superstizioni, la magia, l’esoterismo e il folklore sia passato sia contemporaneo all’autore.
Come Italiani abbiamo il compito di meditare a fondo il concetto teologico-politico di III Roma, per riempirlo di contenuti spirituali sempre più precisi nel solco della continuità della nostra tradizione.
Terza parte (su quattro) di un saggio sul possibile sviluppo del tradizionalismo in una visione geopolitica eurasiatica per i tempi futuri.
Aleister Crowley, personaggio assai più chiacchierato che effettivamente conosciuto, definiva questo scritto, con la consueta ironia, “un elementare corso di moralità adatto per l’uomo comune”.
Seconda parte (su quattro) di un saggio sul possibile sviluppo del tradizionalismo in una visione geopolitica eurasiatica per i tempi futuri.