Valore, libertà, nichilismo

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L’auto-sacrificio nichilistico è, presso Jünger, dovere differenziante: non solo non è egoismo, ma è libertà nel senso più proprio.

Malinconia e platonismo nel ‘Sogno di una notte di mezza estate’ di Shakespeare

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I personaggi del Sogno di una notte di mezza estate intuiscono oscuramente che stanno inseguendo brandelli di realtà, ombre proiettate da una fiamma sulla parete della caverna: non la Realtà, ma la sua apparenza sfuggente e mutevole; non la Vita, ma un suo riflesso pallido ed elusivo.

Julius Evola e la metafisica del sesso. Alcune osservazioni per una lettura attualizzata del pensiero del filosofo romano

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La lezione evoliana apre orizzonti profondi sulla sessualità nel mondo della Tradizione e consente di prendere coscienza delle regressioni e dei limiti che, anche in questo campo, si sono verificati nel mondo moderno.

Siamo più umanitari. E meno umani

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Michel Maffesoli evoca nella République des bons sentiments (Editions du Rocher, 2008) la «dittatura» di questi ultimi, che «ogni giorno si riversano come un niagara d’acqua tiepida sulle masse».

La ricerca dell’Uno nel neoplatonismo del ‘400

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I neoplatonici del ‘400, nell’evocare le Muse ispiratrici e protettrici delle arti – articolazioni ed aspetti diversi del dominio di Minerva – e nell’evocare l’Idea di una grande riforma spirituale in Occidente, posero al centro ed al vertice della loro speculazione la riflessione sull’Amore quale Via di ricerca interiore per pervenire alla visione dell’Uno

Modo e ragione del rinnovamento operato dal Guinizelli

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Poiché le formule stilistiche rischiavano ormai di essere troppo trasparenti Guido Guinizelli riformò la poesia d’amore nella dottrina e nel gergo

Eros e mito pagano, radici occulte della modernità

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Qualcosa di viscerale, di intimo, legava la cultura egemone nel secolo XIII, cioè la provenzale cavalleresca, incardinata sull’onore individuale e di stirpe, alla civiltà di Roma repubblicana, grandiosamente rilanciata una prima volta dalle élites culturali duecentesche

L’ambiente storico e religioso del dolce stil novo

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La poesia dei Fedeli d’Amore si deve incorniciare in quel fervore di tentate rivoluzioni religiose, di aspettazioni apocalittiche, di ricerca della Chiesa ideale, che nei secoli XIII e XIV pervade tanto l’interno quanto l’esterno dell’ortodossia

La concezione dantesca del dolce stil novo

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Come risulta simbolicamente affermato dallo stesso autore, Amore per Dante non significa amore di una donna, ma amore simbolico, di carattere religioso

Elogio della guerra

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Un breve studio su Bertran de Born, detto il Tirteo del Medioevo, e sul suo celebre elogio della guerra.