Prigioneri del silenzio
Nel settembre 1933 Paolo Zappa s’imbarcò sulla galera che trasportava i condannati ai lavori forzati sulla famigerata isola del Diavolo.
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Nel settembre 1933 Paolo Zappa s’imbarcò sulla galera che trasportava i condannati ai lavori forzati sulla famigerata isola del Diavolo.
Capri fu lo scenario edenico di una variopinta folla di personaggi, per lo più eccentrici.
L’ultimo inverno di Rasputin ricostruisce le conclusive sequenze di vita dell’enigmatico predicatore.
L’autobiografia di Pitigrilli, maestro insuperato del paradosso.
La figura del vampiro rimanda alla paura della morte per mano di un nemico invisibile.
Napoleon di Ridley Scott è un film estremamente deludente.
Aleister Crowley è protagonista di un singolare romanzo di William Somerset Maugham.
Lindau ripropone L’erede di Montezuma, romanzo di Carlo Coccioli del 1964.
Chi si aspettasse di trovare in Grossman un fautore della democrazia liberale rimarrebbe deluso.
Con L’Europa e l’anima dell’Oriente, del 1938, il filosofo Walter Schubart tracciava il conflitto tra polarità russa e mentalità faustiana.
Tra senso di appartenenza e viaggio esiste un’inattesa affinità elettiva, come dimostra Verso le rovine di Cevengur di Vasilij Golovanov.
La letteratura dell’Orrore ha sempre scongiurato come un abominio il venir meno della linea di demarcazione che separa l’uomo dalle belve.