Vae victis!

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Lindau ripropone L’erede di Montezuma, romanzo di Carlo Coccioli del 1964.

La fede spiana le montagne

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Chi si aspettasse di trovare in Grossman un fautore della democrazia liberale rimarrebbe deluso.

La Russia come destino

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Con L’Europa e l’anima dell’Oriente, del 1938, il filosofo Walter Schubart tracciava il conflitto tra polarità russa e mentalità faustiana.

Russia archeofuturista

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Tra senso di appartenenza e viaggio esiste un’inattesa affinità elettiva, come dimostra Verso le rovine di Cevengur di Vasilij Golovanov.

Lupus in fabula

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La letteratura dell’Orrore ha sempre scongiurato come un abominio il venir meno della linea di demarcazione che separa l’uomo dalle belve.

Percorsi incrociati

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Nell’opera di Il’in il volontarismo si salda alle suggestioni escatologiche derivate dell’Ortodossia.

Dall’altra parte dello specchio

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Come il giorno e la notte di Hans Schmid – Guisan (1881 – 1932) è frutto tardivo e perciò prelibato della grande stagione del Simbolismo europeo.

La danza delle spade

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Un romanzo di Betty Bouthoul su Shaykh al Jabal, il famigerato capo della Setta degli Assassini.

Vandee di casa nostra

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Il brigante di Giuseppe Berto narra una fosca vicenda di amore, morte e vendetta.

Mille e una Russia

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La morte del Vazir Muchtar, romanzo di Jurij Tynjanov, torna in libreria per i tipi di Settecolori.

Allegre distopie

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L’esordio letterario di Marco Pinti trasporta il lettore in un futuribile medioevo postmoderno.

Straziami, ma di frustate saziami…

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La Dama Nera, conosciuta come Elisabetta nell’Occidente latino, rivive nelle pagine del capolavoro di Valentine Penrose, un classico dell’erotismo riproposto dopo sessant’anni.

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