“Ineffabile nostalgia” di Cioran fra Codreanu e anelito metafisico
Ineffabile nostalgia si intitola il fitto epistolario dell’autore romeno al fratello Auriel nel lungo arco di tempo tra il 1913 e il 1985.
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Ineffabile nostalgia si intitola il fitto epistolario dell’autore romeno al fratello Auriel nel lungo arco di tempo tra il 1913 e il 1985.
Nel romanzo La foresta proibita di Mircea Eliade vi è tutta la dimensione magico-esoterica propria alla filosofia dell’autore, unita all’aspirazione alla rottura della percezione ordinaria, in vista di un accesso alla dimensione numinosa, segreta e inafferrabile dell’esistenza.
Ionesco aveva espresso le contraddizioni di quella che veniva chiamata modernità senza una via d’uscita che fosse almeno semplicemente gradevole.
Nel 1945, a seguito della morte della prima moglie, Eliade teorizzò una curiosa tecnica di liberazione basata sull’eros in senso puramente carnale, privo di ogni trascendenza metafisica
La prima traduzione integrale di uno scritto giovanile e scandaloso di Emil Cioran.
Un libro Alexandra Laignel-Lavastine indaga il contributo intellettuale al fascismo di Eliade, Ionesco e Cioran
Che cosa fu in realtà la Transilvania? Sviluppando e approfondendo la lezione di Vasile Lovinescu, che indicò nel territorio dacico una stazione cruciale della migrazione iperborea, Mircea Tamas ritrova nella Transilvania i segni della presenza di un centro spirituale, una sorta di proiezione secondaria del regno di Agarttha
Una recensione critica e dissacratoria del sopravvalutato film Train de vie di Radu Mihaileanu
Una recensione del saggio di Claudio Mutti sul fascismo di Codreanu e il suo rapporto con l’intellettualità rumena