Il nesso tra immoralismo e valore della vita nella visione di Yukio Mishima

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Per Mishima l’uomo non dovrebbe privarsi di un uno stato di coscienza del tutto immerso nell’irrazionalità dell’attimo, meravigliato, ovvero nietzschianamente dionisiaco.

Affinità e differenze tra culture

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Riflessioni sulla visione del mondo nella cultura nordica, nel cristianesimo, nell’ebraismo e nella Grecia del V secolo.

L’umanità come finzione

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Shakespeare e Marlowe, i due grandi esponenti del teatro elisabettiano, hanno negato l’esistenza effettiva dell’umanità.

Non c’è scampo alla propria coscienza

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Il senso degli angoscianti racconti di Poe verte sull’irrimediabile dannazione dell’uomo moderno.

Riflessioni su alcuni romantici

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Affinità e differenze di vedute e di estetica tra alcuni autori ottocenteschi.

Una cattiva cultura

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Oggi l’ingenuità nel credere che la realtà sia tale quale la vediamo si accompagna all’ipocrisia dell’attribuire nobiltà a ciò che non ha nulla di nobile e, infine, ad un tedioso gusto per ciò che è sentimentale.

Su due romanzi dostoevskijani

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Brevi riflessioni esistenziali su ‘I demoni’ e le ‘Memorie dal sottosuolo’.

Il modo d’essere dell’Arbeiter

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Brevi considerazioni sulla struttura ontologica dell’Operaio di Ernst Jünger.

Sul tradizionalismo evoliano

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L’Evola filosofo è già tradizionalista, pur non avendo ancora sviluppato la nozione di Tradizione.

Riflessioni sulla filosofia dell’azione di Yukio Mishima

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L’azione per Mishima è lotta, in quanto riflettere concilia, pacifica.

Valore, libertà, nichilismo

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L’auto-sacrificio nichilistico è, presso Jünger, dovere differenziante: non solo non è egoismo, ma è libertà nel senso più proprio.