Europa e Tradizione. Le tesi di Dominique Venner
Per Dominique Venner l’Europa, sul baratro aperto del nichilismo, può ritrovare ancora una volta la propria peculiare capacità di rinascere.
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Per Dominique Venner l’Europa, sul baratro aperto del nichilismo, può ritrovare ancora una volta la propria peculiare capacità di rinascere.
Una breve recensione di Aurora di Nietzsche pubblicata da Adriano Romualdi nel 1968.
Sandro Giovannini ha dedicato un saggi all’esegesi della produzione di Borges, di Victoria Ocampo e altri autori elitisti.
E’ stato pubblicato un volume di Nae Ionescu, il filosofo che fu maestro e guida spirituale della giovane generazione romena, tra le cui fila vanno annoverati Eliade, Cioran e Noica.
Il libro di Alice Kaplan su Brasillach è esemplare d’una situazione che peggiora dopo un lavaggio dei cervelli durato decenni.
Riccardo Rosati propone una lettura eminentemente estetica della creatività e delle scelte dello scrittore giapponese.
Per Walter Otto gli dei greci sono forme nelle quali si è data, concretamente, una rivelazione extraumana.
Una raccolta di racconti fantastici in cui vera protagonista del narrato è la natura, esperita nella sua ambiguità di potenza creatrice e distruttrice.
Le considerazioni di Bonald sono quelle di un conservatore dell’Ancien Régime che vede gli Ebrei con la mentalità paternalistica di un cattolico che considera gli Ebrei come il Popolo di Dio.
Dal cuore di tenebra della Rivoluzione francese è scaturito il Novecento, lunghissimo secolo breve che ci illudiamo di aver lasciato alle nostre spalle.
A Nonno di Panopoli non interessava tanto la completezza quanto la rivelazione del dio mediante il racconto.
La recensione di un giovanissimo Adriano Romualdi a Dio è nato in esilio di Vintila Horia.