Da Manilio a Tolomeo
Cenni sulla diffusione dell’astrologia nell’Impero romano all’alba dell’era cristiana.
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Cenni sulla diffusione dell’astrologia nell’Impero romano all’alba dell’era cristiana.
Forse la tesi del carattere esclusivamente maschile dei Misteri romani di Mithra, quasi unanime nella letteratura storico-religiosa accademica ed anche in quella esoterica d’indirizzo “tradizionale”, deve essere parzialmente rivista.
Nell’iconografia e simbologia mitriaca il Sole sembra svolgere la stessa funzione e rivestire il medesimo significato che ha il modello dell’Eterno – l’Eterno delle Idee – nella cosmogonia del Timeo.
L’archetipo orfico del “dio splendente” contribuiva a fecondare – insieme con altri elementi – una nuova e originale creazione di religiosità misterica.
Nel culto di Mithra alla radice indo-iranica si è sovrapposta la revisione zoroastriana, che non nega il dio-eroe ma lo ridimensiona in una diversa gerarchia
Il primo capitolo de La Resurrezione dell’Eroe (Settimo Sigillo), intensa operetta ermetica di don Miguel Serrano, tradotta e curata in Italia dal prof. Nicola Oliva.
Un corpus unico di insegnamenti iniziatici tramite vie sotterranee si è perpetuato nel corso dei secoli, come è possibile ritrovarlo in autori greci, arabi, fino a giungere al Medioevo ed al Rinascimento.
Due Quaderni di testi evoliani pubblicati dalla Fondazione Evola, dedicati rispettivamente all’anticomunismo e ai misteri di Mithra
Nella tradizione aria, e a Roma in particolare, il tema del Natale ebbe una portata non soltanto religiosa e mistica, ma sacra, eroica e cosmica ad un tempo.
Stefano Arcella approfondisce i contenuti dei saggi di Julius Evola relativi al culto di Mitra
Il significato simbolico del Natale e del solstizio d’inverno in uno scritto di J. Evola del 1972