Eliade ed Evola. Eine gefährliche Begegnung
La Fondazione Evola ha da poco pubblicato, a cura del prof. Claudio Mutti, le lettere di Julius Evola a Mircea Eliade del periodo 1930-1954.
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La Fondazione Evola ha da poco pubblicato, a cura del prof. Claudio Mutti, le lettere di Julius Evola a Mircea Eliade del periodo 1930-1954.
Non il bracciante salariato, che era la punta di lancia delle rivendicazioni classiste dei socialcomunisti, ma la famiglia contadina rappresenta il perno sociale: questa la diversificazione tra i progressisti e il Fascismo.
Il paesaggio simbolico ci introduce nell’estate trionfante di cui San Giovanni è la fontana di vita: Midsummer Day, giorno di mezza estate, di quell’estate che nelle terre intorno al polo, da dove sono giunti i popoli indo-europei, dura due mesi con il sole che non tramonta mai.
Una precisa panoramica storica sulla penisola arabica e i suoi popoli prima dell’introduzione dell’islamismo.
Si tratta di finirla con la dittatura dell’economia, il feticismo del mercato ed il primato dei valori mercantili. Si tratta di decolonizzare l’immaginario.
La storia ci mostra che non sempre chi vince sul piano militare vince anche, nel medio e nel lungo periodo, sul piano politico. Tale fu anche il caso del Sudafrica: la fallita insurrezione boera del 1914 deve essere valutata più come il primo annuncio della futura indipendenza del Sudafrica dall’Inghilterra, che come l’ultimo sussulto della precedente guerra anglo-boera.
Le estrose congetture di Icke sono probabilmente all’origine del successo dello studioso inglese presso un pubblico di massa: ma considerando le follie che abbiamo sotto gli occhi non si può escludere nessuna strada per cercare di dare una spiegazione a fenomeni che sfuggono a ogni comprensione razionale.
Per Guido Pallotta il Fascismo era essenzialmente un’etica del rigore e della serietà nelle scelte.
La corrente delle genti nordico-arie seguì due direzioni fondamentali, l’una orizzontale (direzione da Occidente attraverso il Mediterraneo, Baleari, Sardegna, Creta, Egitto), l’altra trasversale (direzione nord-ovest sud-est, dall’Irlanda fino in India, con centri nella regione danubiana e nel Caucaso, il quale dunque non fu, come si credeva, la «culla» della razza bianca, ma un focolare di irradiazione sull’itinerario percorso da una delle correnti nordico-arie).
Forse alla radice della religione ellenica, poi sviluppata in forma chiaramente maschilista dopo l’invasione dorica, esistette un culto, politeistico o monoteistico, di divinità maternali.
La prestigiosa collana “Archivi. Monografie di preistoria, di arte preistorica e tribale” del Centro Camuno di Studi Preistorici si è arricchita di un nuovo importante titolo, comprendente il corpus dei reperti direttamente raccolti e studiati dall’autorevole Dipartimento Valcamonica e Lombardia dello stesso CCSP.
La figura gentile, appassionata e tenace di Lady Franklin getta una luce romantica e commovente sulla vicenda dell’ultima spedizione condotta dal marito nei mari dell’Artide.