Viaggio all’isola Bouvet, la più solitaria dell’Antartico
Il Viaggio all’isola Bouvet descritto da Silvio Zavatti, pioniere degli studi polari italiani, in un libro del 1960 pubblicato dalla Casa editrice Giuseppe Malipiero di Bologna.
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Il Viaggio all’isola Bouvet descritto da Silvio Zavatti, pioniere degli studi polari italiani, in un libro del 1960 pubblicato dalla Casa editrice Giuseppe Malipiero di Bologna.
La corrente delle genti nordico-arie seguì due direzioni fondamentali, l’una orizzontale (direzione da Occidente attraverso il Mediterraneo, Baleari, Sardegna, Creta, Egitto), l’altra trasversale (direzione nord-ovest sud-est, dall’Irlanda fino in India, con centri nella regione danubiana e nel Caucaso, il quale dunque non fu, come si credeva, la «culla» della razza bianca, ma un focolare di irradiazione sull’itinerario percorso da una delle correnti nordico-arie).
La figura gentile, appassionata e tenace di Lady Franklin getta una luce romantica e commovente sulla vicenda dell’ultima spedizione condotta dal marito nei mari dell’Artide.
Il nome di Felice Trojani non dirà forse molto al grande pubblico odierno, che dimentica in fretta; ma esso è indissolubilmente legato a una delle pagine più altamente drammatiche delle nostre esplorazioni polari: quella della spedizione Nobile al Polo Nord del 1928.
Nel 1861 Alessandro Herzen affrontò un viaggio pericoloso e raggiunse l’isola artica di Jan Mayen, scrivendo un notevole resoconto
Una rassegna su miti, tradizioni e leggende che riconducono le origini degli Indoeuropei a una patria originaria nelle regioni artiche.