Un prezioso studio di Giuliano Bonfante sul carattere originario dell’agricoltura presso gli Indoeuropei nella protopatria Europea e la scomparsa dei vocaboli per sale e aratro nell’area orientale.

Virgilio scrive le Georgiche con animo religioso e commosso, e vede ovunque presente, sulla scorta delle dottrine orfico-pitagoriche, una vera e propria Anima universale o Anima mundi.

Non il bracciante salariato, che era la punta di lancia delle rivendicazioni classiste dei socialcomunisti, ma la famiglia contadina rappresenta il perno sociale: questa la diversificazione tra i progressisti e il Fascismo.

La concezione nazionalsocialista dell’agricoltura in un recente saggio di Andrea D’Onofrio

Saggio sul culto di Demetra e di Persefone e sui significati dei misteri eleusini