Libri, cari compagni d’un tempo

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Difficile dire se il libro, come oggetto materiale, fatto di carta e di cartoncino, sopravviverà alla civiltà tecnologica avanzata.

Nelle gelide acque del Mar Baltico si consuma l’apocalisse dimenticata del «Wilhelm Gustloff»

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L’affondamento del transatlantico tedesco Gustloff, nel febbraio 1945, fu il più grave della storia per numero di vittime.

Kasserine, febbraio 1943: quando le suonammo agli americani di santa ragione

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Anche persone di una certa cultura, probabilmente, non hanno mai sentito parlare della battaglia del Passo di Kasserine, in Tunisia, del febbraio 1943, nella quale le forze italo-tedesche hanno inflitto una pesantissima sconfitta all’esercito americano.

Solidarietà, diritti e integrazione: le parole-truffa

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L’insegnamento della storia nelle scuole è stato individuato da qualcuno come canale privilegiato d’indottrinamento immigrazionista.

Chi è italiano, e chi no

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Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera appartenenza ad un popolo, che è soprattutto un fatto interiore.

Quello che ci può insegnare la civiltà dell’albero e della sobrietà

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Immagini del passato ci ricordano quanto fosse dura la vita nella civiltà contadina, ma anche come fosse fiera, dignitosa, autosufficiente; «ecologica», appunto, nel senso più profondo ed autentico della parola.

Diritti sessuali e cittadinanza intima, cavalli di Troia dell’O.M.S. per sovvertire la sessualità

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Non ci vuole molto per smontare dalla radice tutta la grossolana impalcatura della cosiddetta educazione sessuale mondialista, globalista e omosessualista dell’O.M.S.

Drieu e gli altri

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Drieu sognò una società in cui gli Europei si sentissero fieri non già di creare sempre nuove macchine, ma di erigere qualcosa di nobile e bello, come i loro antenati avevano fatto con le cattedrali gotiche.

Esploratori tedeschi nel cuore dell’Africa: Gerhard Rohlfs, Gustav Nachtigal, Georg Schweinfurth

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Tre esploratori ottocenteschi approfondirono e ampliarono l’opera pionieristica dei loro predecessori, consentendo alla madrepatria di assicurarsi materie prime d’ogni genere e, al tempo stesso, di creare nuovi sbocchi per le proprie industrie e il proprio commercio.

L’Europa è da sempre una frontiera «viva»: ma non se lo ricorda, perché non sa più chi è

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Esistono frontiere vive e frontiere stabili: l’Europa possiede una frontiera viva, anzi, è essa stessa una frontiera viva; lo è sempre stata, ma oggi ha smarrito la memoria storica, ha smarrito la propria identità e, quindi, non si rende conto di quale sia la posta in gioco.

Per Dostoevskij l’uomo che vuole farsi Dio non riesce a diventare neanche un insetto

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L’uomo moderno avrebbe voluto farsi un dio, ma spesso non è riuscito a diventare niente, nemmeno quell’insetto che pure, in certi momenti, avrebbe desiderato essere.

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