La sottile arte del doppio gioco
L’autobiografia di Pitigrilli, maestro insuperato del paradosso.
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L’autobiografia di Pitigrilli, maestro insuperato del paradosso.
La poesia di George rinvia all’altro irriferibile, evocando nella parola l’aura dell’oggetto.
Aleister Crowley è protagonista di un singolare romanzo di William Somerset Maugham.
Claudio Siniscalchi ha pubblicato un’eccellente biografia di Lucien Rebatet.
Lindau ripropone L’erede di Montezuma, romanzo di Carlo Coccioli del 1964.
Chi si aspettasse di trovare in Grossman un fautore della democrazia liberale rimarrebbe deluso.
Tra senso di appartenenza e viaggio esiste un’inattesa affinità elettiva, come dimostra Verso le rovine di Cevengur di Vasilij Golovanov.
La letteratura dell’Orrore ha sempre scongiurato come un abominio il venir meno della linea di demarcazione che separa l’uomo dalle belve.
Un romanzo di Betty Bouthoul su Shaykh al Jabal, il famigerato capo della Setta degli Assassini.
Il brigante di Giuseppe Berto narra una fosca vicenda di amore, morte e vendetta.
La morte del Vazir Muchtar, romanzo di Jurij Tynjanov, torna in libreria per i tipi di Settecolori.
L’esordio letterario di Marco Pinti trasporta il lettore in un futuribile medioevo postmoderno.