Il mondo sacro degli Etruschi
È finalmente disponibile l’ultimo libro, postumo, di Giovanni Feo, giustamente definito dal prefatore un testamento e un monumento.
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È finalmente disponibile l’ultimo libro, postumo, di Giovanni Feo, giustamente definito dal prefatore un testamento e un monumento.
Origine e diffusione della cultura di Rinaldone, progenitrice della civiltà etrusca.
Pochi sanno che la villa in Toscana di Vettio Agorio Pretestato, pontefice ed iniziato, è stata identificata da circa un trentennio.
Un saggio di Renato Del Ponte dedicato al labirinto di San Pietro in Pontremoli, alla sua storia e ai suoi significati.
Misteri, segreti e storie insolite di Napoli di Agnese Palumbo e Maurizio Ponticello ha avuto un ampio e meritato successo di pubblico raggiungendo già a gennaio la quarta edizione.
Questo libro è l’esito del lavoro ultratrentennale dedicato alla lingua etrusca dal prof. Massimo Pittau, glottologo, esperto di linguistica Sarda ed Etrusca, autore di oltre quaranta libri e di più di trecento studi concernenti questioni di linguistica, filologia, filosofia del linguaggio.
Essenza del volume è l’Ermetismo, tradizione sommersa dell’Occidente non fondata sul culto del segreto ma antica tradizione di sapienza costretta ad emarginarsi a seguito di pressioni e repressioni subite nel corso dei secoli.
Brani scelti dalla Storia Nuova di Zosimo, dedicati a due particolari episodi della nefasta invasione visigota e alla fine della pax deorum.
Giovanni Feo, noto etruscologo ‘fuori dal coro’, è l’autore di apprezzabili saggi ‘alternativi’ sull’argomento. Nel suo recente La religione degli Etruschi Feo ripercorre la religione degli Etruschi dalle origini per arrivare alle persistenze, più o meno occulte, sopravvissute fino a epoche recenti.
La ierobotanica, disciplina dedita allo studio delle piante sacre nell’antichità, è oggetto di un saggio di Mario Giannitrapani, sottotitolato “un’Ecologia preistorica del Sacro”.
La prestigiosa collana “Archivi. Monografie di preistoria, di arte preistorica e tribale” del Centro Camuno di Studi Preistorici si è arricchita di un nuovo importante titolo, comprendente il corpus dei reperti direttamente raccolti e studiati dall’autorevole Dipartimento Valcamonica e Lombardia dello stesso CCSP.
Secondo Nicola Iannelli, autore di uno studio sul quadrato magico, il Sator avrebbe una precisa correlazione astronomica e sarebbe alle origini del culto romano.