Dal latino cygnus, che deriva a sua volta dal greco kyknos. Il tedesco Schwan (antico svan) come l’inglese swan derivano dalla medesima radice *KAN, la quale è all’origine del latino cano (cantare). Il cigno è dunque, etimologicamente, il “cantante”.
Le leggende di diverse aree confermano questa sua proprietà. In Irlanda, una nota leggenda narra del triste destino dei figli del re Lir che vengono trasformati in cigni e ridotti per secoli in tale condizione; il loro canto, peraltro, aveva la virtù di affascinare chiunque li avesse ascoltati.
Nel Fedone platonico Socrate afferma che il canto funebre del cigno esprimeva la gioia di reintegrarsi nel divino, del quale l’uccello era epifania. Animale iperboreo, sacro all’Apollo nordico, è presente nelle incisioni della Valcamonica, avanguardia della “migrazione dorica” in Italia. Non senza un preciso significato, nel mito greco il carro della bionda Venere è trainato in aria da cigni. Nella tradizione indiana è simbolo di purezza e conoscenza: ha deposto l’uovo aureo dal quale sorse il dio Brahma.
Secondo il mito raccontato da Ovidio, Cigno era il figlio di Stenelo, re dei Liguri. Quando Fetonte, per avere improvvidamente condotto il carro solare del padre Febo (Apollo), fu fulminato da Giove e cadde nell’Eridano (cioè il fiume Po), Cigno, che era parente del defunto, ne pianse disperatamente la morte. Il dolore fu tanto, che si trasformò nell’animale che porta il suo nome.
Scrive a proposito di Cigno il poeta del IV-V secolo Claudiano (carme XXVIII): “Un vecchio trasformato dalle piume… un circolo latteo bagna le ali protese del compagno Cigno, lo stellato Eridano vagando con curve sinuose solca la chiara volta di Noto e scorre con gorgo siderale sotto ad Orione terribile per la sua spada”. E Virgilio (Eneide, X.192-3): “e una vecchiezza raggiunse bianca di morbida piuma / e questa terra lasciò, salì dietro il canto alle stelle”.
Il tema della vecchiezza legata all’animale non va riferita, forse, solo alla bianchezza della capigliatura che richiama quella dell’animale, bensì anche alla remota origine, i cui connotati, secondo il mito richiamato, sono quelli della purezza, della bianchezza, della “solarità”. Simboli che univocamente ci parlano dell’origine nordica e iperborea, cui ancora oggi guardiamo.
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Tratto da La Padania del 7 maggio 2000.
tiziana
salve,
mi chiamo tiziana.
per me la vita non e' facile perche' essendo una sensitiva vivo quasi da sempre fra la terra e l'etere. i fenomemi che mi accadono sono tanti ma l'ultimo e' stato proprio questo del cigno.
ieri mattina come al solito mi sono preparata un caffe' allungato con acqua e dopo aver messo lo zucchero ed aver mescolato, la tazzina si ricopri' tutta di un bianco compatto che girava a spirale per il senso in cui avevo girato.
piano piano la spirale rallento' fino a prendere le sembianze nitide di un cigno in tutte le sue piu' piccole forme…
non capendo cosa stesse succedendo riprovai a mescolare ma la seconda immagine fu una lepre seppure con dei contorni un po' meno dettagliati: riprovai ma torno' fuori ancora una lepre o coniglio.
il cigno pero' e' il riferimento da prendere in considerazione per cui se qualcuno, oltre a queste righe mi potesse dare altre informazioni un po' su tutti i fronti ve ne sarei grata.
essere sensitiva non significa sapere tutto ma spesso e' indice di brancolare nel buio.
grazie. tiziana
Tiziana Fini
Buongiorno, anche io leggo solo ora, ma meglio tardi che mai. Ho spesso intuizioni e sogni tra cui quelle ricorrenti legate al cigno, animale totemico dei Liguri, mio popolo ancestrale. Anche io mi chiamo Tiziana. La mia vita è costellata da sogni , intuizioni e coincidenze altamente significative, almeno per me. Se vuoi metterti in contatto sono disponibile a scambiare opinioni e informazioni culturali. Grazie, buon Anno
Tiziana
Ciao Tiziana,
solo adesso ti leggo e trovo che la cosa abbia dell'incredibile. Mi chiamo Tiziana, sono sensitiva, il mio animale totem risulta essere la lepre eo il coniglio ma successivamente e sotto mia richiesta mi è stato rivelato essere il cigno… Non so darti una risposta…ma trovo queste similitudini interessanti. Se mi leggerai e vorrai metterti in contatto con me mi farebbe e potremmo parlarne insieme. Ciao Tiziana
met
come si conosce il proprio animale totem?
Sarah
un saluto alle due "tiziana",io non sono sensitiva,sono un'artista e mi occupo principalmente di pittura. Però credo molto nei simbolismi. Qualche giorno fa, ho fatto uno di quei sogni che te li ritrovi in mente per tutto la giornata. Era un sogno vivido,dinamico dai colori brillanti. L'immagine era questa in sintesi: un cigno bianco e luminoso che nuota su di un lago. Sul suo corpo tondeggiante vi era una donna semi nuda che si sporgeva in avanti e nascosta dalle ali semi aperte del cigno. La donna aveva un trucco pesante nero sbavato e il suo sguardo era molto simile a quello del cigno(con la mascherina nera). Aveva lunghi capelli mossi dal vento che gli veniva da dietro. Sopra e attorno a lei su susseguivano un intreccio di animali e decori floreali. Purtroppo non ricordo bene quali animali vi fossero rappresentati, ma credetemi iera un immagine maestosa,piena di vita e allo stesso tempo sofferente e carica di tormento o lotta. Volevo sapere se voi siete riusciti a trovare dell'altro intorno a questa figura.O se magari leggendo quello che vi ho scritto vi viene in mente un qualche significato a proprosito di questa immagine. Faccio spesso sogni simili puramente simbolici ma non riesco mai a capire cosa vogliono dire. Potete aiutarmi?? (mi interessa molto,penso che gliene farò un quadro :P)
Saluti, Sarah.
antonella
Salve, io mi chiamo Antonella e da quando ho perso il mio caro Babbo, vedo simboli ovunque, e specialmente in cielo . Il cuore è il simbolo più proponderante, a seguire angeli e volti umani , numeri e lettere ma anche animali fra cui un maestoso cigno bianco che ho avuto la fortuna di poter fotografare , chi potesse o volesse darmi info su questo, gliene sarei grata- Grazie infinite –
vate
per Antonella
Leggi i quattro articoli “la via polare dei cigni” sul sito “simmetria”. Molto interessanti.