Si chiama “La Runa” ed è editore della rivista “Algiza”
Quanti nella moderna società mercantilistica e utilitaristica avvertono un senso di disagio, talvolta approdano a incontri che difficilmente possono essere detti causali, e che sono destinati a cambiare in modo radicale il pensiero, il modo di agire e di essere. Letture, voci e indicazioni si rivelano così spesso preziose per approdare a quelle terre stabili, in cui la luce del mito e la perennità della Tradizione indicano una condotta e un modello essenziali. In questo modo sono spesso nate tante associazioni che variamente, con le loro specificità e le loro caratteristiche, hanno inteso preservare quanto ancora di vivo e vitale potesse essere difeso contro il crescente avanzare del deserto materialista.
Tra le associazioni che da tempo si occupano di Tradizione una menzione va data al Centro Studi La Runa di Chiavari (Ge), che dal 1994 opera nel suo territorio con un’intensa attività culturale. Il sodalizio ligure svolge la sua opera essenzialmente su due piani: uno editoriale, uno “sociale”. Sotto il primo aspetto va segnalata in primis, la rivista organo del Centro Studi, Algiza: essa trae il suo nome da quello di una runa di rinascita. Nel corso di questi anni sono usciti undici numeri della pubblicazione il cui sottotitolo è “Rivista di studi sulla Tradizione e il Fantastico”. Molti i collaboratori qualificati che vi scrivono: tra questi si segnalano Massimo Centini, Renato Del Ponte, Federico Prati, Mariella Bernacchi, Gianfranco de Turris, Carlo Stagnaro, Flavio Grisolia, Nicola Farinelli. Gli argomenti su cui gli articoli per lo più vertono sono la storia delle religioni, il folklore, le leggende e la mitologia comparata, l’Indoeuropeistica, la letteratura dell’immaginario, la critica. Al fianco della rivista hanno iniziato da alcuni anni a venire stampati singoli volumi sui temi cari all’associazione; sono una decina di titoli sinora: tra gli altri figurano il saggio del prof. Marco Pucciarini (Istituto Teologico e Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi) su La morte e il morire nel mondo antico; il Viaggio nel Fantastico di Mariella Bernacchi, un’ampia disamina della letteratura dell’immaginario secondo un particolare approccio, che tende a privilegiare il mito quale mezzo di lettura del reale; il saggio Celtismo e Romanità dello scrivente; Visioni Fantastiche di Andrea Occhino, una lettura degli ultimi venti anni della cinematografia fantasy.
Per quanto riguarda l’altro aspetto dell’attività culturale svolta, il Centro studi La Runa ha organizzato nel corso di questi anni numerose manifestazioni: incontri, conferenze, convegni, dibattiti. Sono stati presentati libri, organizzati concerti, mostre, cene, escursioni. Tra le tante altre cose, si segnalano il convegno “J.R.R. Tolkien Oltre la Storia” (1994), che sancì la nascita del sodalizio, il convegno “I Celti: Storia, Mito, Leggende” (1996) e il convegno “Medioevo Fantastico” (1998). La prossima tra le manifestazioni in cantiere è la presentazione del saggio del prof. Renato Del Ponte I liguri: etnogenesi di un popolo, di recente edizione per i tipi della Ecig di Genova
. Un’idea-forza che ispira in modo particolare l’attività del Centro Studi La Runa è la tradizione indoeuropea, nella sua sostanziale unità: qui si possono ritrovare le radici di un grande passato che accomuna quasi tutti i popoli d’Europa, nel segno di una luminosa spiritualità, di un franco rapporto col reale e di un attivo dominio, interiore ed esteriore. “Famiglia, stirpe, stato, religione e diritto, il corso dell’anno e le celebrazioni, le regole morali e spirituali; la coltivazione dei campi e la cura della casa; tutto ci riconduce a un ordine cosmico e in quest’ordine l’uomo vive come membro di una stirpe che si perpetua attraverso l’ordine delle generazioni che in Grecia si esprime nel culto di Hestia e che trova espressione presso tutti i popoli ariani del culto del focolare”. (H.F.K. Günther).
L’associazione si finanzia esclusivamente con il contributo dei suoi aderenti, che sono ricompresi in due fasce: gli ordinari, che sottoscrive una associazione da £ 20.000; i benemeriti, che versano £ 50.000; tutti gli associati ricevono, all’atto dell’iscrizione (che dura un anno a decorrere da tale giorno), copia dello statuto e tessera dell’associazione; e nel corso dell’anno la corrispondenza, gli avvisi delle manifestazioni e le copie di Algiza uscite. Inoltre, gli associati benemeriti, ricevono anche tutti i volumi che l’associazione edita nel corso dell’anno. Inoltre esiste un servizio librario tramite il quale gli associati possono procurarsi testi di difficile reperibilità canali ordinari: su tutti i resti distribuiti è in vigore uno sconto del 10%. Per sostenere l’attività di salvaguardia della Tradizione che il Centro Studi La Runa opera ci si può associare, effettuando il proprio versamento sul c.c.p. 27795160 intestato ad Alberto Lombardo, Via Ri Alto 5, 16043 Chiavari (Ge).
Da La Padania, 12 maggio 1999.
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