Studi Evoliani 2017

Anche quest’anno Studi Evoliani è giunto regolarmente in libreria. Questo numero dell’Annuario della Fondazione Evola, pubblicato, more solito, in collaborazione con le edizioni Arktos, è davvero molto ricco di materiali, di documenti inediti, di testimonianze di prima mano, riguardanti momenti significativi della vita del filosofo, così come aspetti poco studiati del suo pensiero (per ordini: info@edizioniarktos.it, euro 22,00). Probabilmente, questo del 2017, è uno dei numeri più significativi finora prodotti, in quanto vi compaiono come autori, nomi noti degli studi tradizionali in Italia. Si tratta, infatti, di uno speciale, allestito nel migliore dei modi per celebrare degnamente i cento venti anni dalla nascita del pensatore tradizionalista. Gli studiosi della Fondazione hanno curato, nel maggio scorso, un inserto dedicato al pensatore, uscito su “il Borghese” di maggio, ed un altro ancor più corposo, ad ottobre, comparso sulla prestigiosa rivista di bibliofilia “la Biblioteca di Via Senato” di Milano.

La prima sezione del volume raccoglie le relazioni del Convegno di studi organizzato a Roma il 19 maggio 2018, nella ricorrenza della nascita di Julius Evola (19 maggio 1898 – 11 giugno 1974). Una giornata, quella del Convegno romano, in cui i relatori intervenuti hanno valutato, da prospettive diverse, il contributo intellettuale e spirituale prodotto dall’opera evoliana. Nazzareno Mollicone si è occupato delle ‘profezie’ di Evola, constatando che si sono, purtroppo, drammaticamente realizzate. I processi di accelerazione involutiva della decadenza, la crisi generalizzata della post-modernità, rendono il contributo evoliano imprescindibile per uscire dalle ‘acque basse’ del presente. Alessio de Giglio, appartenente ad un’altra generazione rispetto a quella che non fece in tempo a ‘perdere la guerra’,  ha sottolineato l’originalità e soprattutto l’unicità della proposta evoliana, sostenendo essere giunto il momento di far parlare il pensatore tradizionalista con la propria voce. Massimo Donà, docente di filosofia teoretica alla Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano, si è soffermato, in modo organico e con persuasività di accenti, sulle relazioni sussistenti tra idealismo magico e produzione artistica di Evola, attribuendo, a quest’ultima, un ruolo centrale nelle avanguardie primo-novecentesche. Roberto Fondi, già docente di Paleontologia presso l’Ateneo di Siena, ha discusso in modo compiuto le relazioni intercorrenti tra scienza moderna e pensiero di Tradizione. Ha, peraltro, ripercorso, nell’intervento, momenti salienti della sua stessa formazione intellettuale e spirituale.

La sezione dei Saggi è ampia: si segnalano lo scritto di Paola De Giorgi relativo alla rinascita spirituale dell’uomo evoliano, quello di Giovanni Damiano che discute il concetto di decadenza. Significativi sono i contributi di Alfonso Piscitelli, che si interroga attorno al rapporto Evola-Spengler, di Luciano Albanese che presenta il volume L’eredità di Julius Evola, raccolta degli Atti dell’importante Convegno del 2014 e quello di Giandomenico Casalino dedicato all’invisibile e al suo governo del mondo. Chiudono la sezione i saggi di Nazzareno Mollicone e di Fabio De Felice, mirati a discutere l’influenza di Evola sui giovani del dopoguerra. Davvero significativa la ‘memoria’ di De Felice, corredata da una foto della fine degli anni Quaranta, che ritrae, in montagna, esponenti del Raggruppamento giovanile del MSI, trai quali Gianfranceschi, Andriani e lo stesso autore del pezzo.

La parte più cospicua del fascicolo è rappresentata, senza dubbio, dai Nuovi documenti su Evola. In essa il lettore troverà documenti e testimonianze inedite e rilevanti: a cominciare dalla lettera, riprodotta nel manoscritto originale, tradotta da Luca Siniscalco e commentata da Gianfranco de Turris, che Evola inviò alla prof.ssa Erika Spann, moglie del filosofo Othmar Spann, fondatore della Scuola organicista di Vienna. Una lettera che attesta il travaglio fisico ed interiore che il pensatore visse nel 1946, e più in generale, nel dopoguerra, a causa della nuova ed imprevista condizione fisica, indotta dalla paralisi agli arti inferiori, e dal clima esistenziale e politico prodottosi dopo la sconfitta. Dalla lettura emerge un tentativo di autoanalisi, che permise ad Evola di superare le difficoltà in cui si dibatteva. Di grande rilievo anche i documenti inerenti i funerali di Evola. Tra essi l’intervista alla Signorina Maria Antonietta Fiumara, persona fidata, alla quale il tradizionalista dette il compito di consegnare alla guida alpina Eugenio David l’urna con le proprie ceneri. La pubblicazione della inedita corrispondenza intercorsa tra i due, che comprende anche la relazione della scalata verso il ghiacciaio del Lyskamm, redatta dalla guida Arturo Squinobal la sera stessa dopo la deposizione delle ceneri in un crepaccio del ghiacciaio, risulta chiarificatrice rispetto alle ‘leggende metropolitane’ fiorite attorno ai funerali di Evola. Questa sezione è chiusa dalla pubblicazione delle foto a colori donate alla Fondazione dalla stessa Fiumara, inerenti la scalata e la deposizione dell’urna delle ceneri in alta quota. Le foto sono accompagnate da una relazione tecnica di Dalmazio Frau.

L’Annuario è ulteriormente arricchito dagli Inediti e rari. In questa sezione compaiono i contributi di Emanuele La Rosa relativi alla collaborazione evoliana a testate svizzere, e gli scritti di Pautasso e Fincati che indagano i rapporti intercorsi tra Evola e Maria de Naglowska. La Rosa mostra come un articolo evoliano, uscito su Il Regime fascista rischiò di produrre una guerra diplomatico-giornalistica, un vero e proprio ‘caso’, tra Italia e Repubblica Elvetica. I saggi di Pautasso e Fincati sono accompagnati dagli originali e dalle traduzioni degli articoli che il filosofo pubblicò sulla rivista La Fléche. In Cronache e polemiche Luca Valentini discute del Convegno dedicato al gruppo di Ur, tenutosi a Napoli il 14 ottobre 2017 e Giovanni Sessa risponde alla critiche rivolte ad Evola, in una serie di articoli comparsi sul periodico Saturnia Regna, in tema di iniziazione. Molto ricca la sezione Rassegne, nella quale il lettore potrà beneficiare di recensioni di testi dedicati ad Evola o riguardanti argomenti afferenti alla Tradizione. Studi Evoliani 2017 si raccomanda per l’ingente repertorio fotografico inedito che mette a disposizione degli studiosi del filosofo.

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