Interpretazioni del Platone politico. Una brevissima annotazione
Un libro recentemente pubblicato affronta il conflitto delle interpretazioni di Platone nella Germania del Novecento.
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Un libro recentemente pubblicato affronta il conflitto delle interpretazioni di Platone nella Germania del Novecento.
Le Edizioni di Ar hanno dato alle stampe, nella superba versione di Luigi Settembrini, un gioiello di Luciano di Samosata, ovvero Della morte di Peregrino.
Il libro di John Michael O’Flynn tratteggia vite e caratteri di quei capi militari che hanno occupato un ruolo di primo piano nella difesa e nella guida di quella che formalmente era ancora la res publica romana.
L’assenza di memoria mantiene viva l’origine, di cui non serve ricordare il ‘volto’, quanto piuttosto l’esperienza.
Una via di uscita dall’impasse del sacro ridotto a religione/secolarizzazione è costituita dal sacro inteso come sempre possibile.
Il rifiuto dell’idea di decadenza, piuttosto che condurre ad abbracciare una qualsiasi ideologia progressista, potrà lasciare spazio all’idea, ben più feconda, di crisi.
Il katéchon può essere proficuamente messo in relazione col nuovo inizio solo a patto di intenderlo come un acceleratore involontario.
Può anche Giano essere messo al bando, sottoposto a esclusione, reso uccidibile? E se ciò fosse possibile, questo non significherebbe l’oblio degli inizi, il tramonto dell’origine, la sua tragica eclissi?
La tradizione come tradere va a fondo per riemergere come ‘tradizione dell’origine’, franta, sconnessa, sempre a rischio, mai assicurata una volta per tutte.
La democrazia è due volte ‘epidemica’, non solo in quanto potere sul popolo, ma anche come potere massimamente diffuso.
Come notava Heidegger, ‘Arché significa insieme inizio e dominio’ – ma questo non comporta alcuna predeterminazione.
Pregi e limiti interpretativi nel saggio di Diego Fusaro su ‘Evola e Heidegger critici dell’americanismo’.
La World History rappresenta un reale guadagno conoscitivo o non è piuttosto un potente strumento di legittimazione del presente, ovvero un tentativo di fornire una sponda storiografica alle odierne apologie della globalizzazione?
Aldilà di Bene e Male (Edizioni di Ar 2014, con testo originale a fronte) è un’opera dalle mille facce sin dal titolo. Sembra rimandare a un aldilà, a una trascendenza, a un oltre, mentre invece àncora nell’aldiquà, proprio attraverso il tramonto dell’endiadi bene/male come sanzione ultraterrena e ‘norma’ divina.
Il libro di Giovanni Sessa su Andrea Emo approfondisce un sentiero di ricerca in grado di contribuire alla costruzione di un paradigma culturale altro da quello trionfante nell’oggi.