Le symbolisme du loup
Symbole ambivalent, le loup fut, selon les aires culturelles, le médiateur psychopompe, l’incarnation bénéfique de la lumière, mais aussi le destructeur/régénérateur des fins de cycles.
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Symbole ambivalent, le loup fut, selon les aires culturelles, le médiateur psychopompe, l’incarnation bénéfique de la lumière, mais aussi le destructeur/régénérateur des fins de cycles.
Il simbolismo del numero tredici corrisponde rigorosamente a quello dell’imperatore ghibellino mai morto.
Nei suoi multiformi interessi Nuccio D’Anna è ritornato ad occuparsi delle dottrine ermetiche, con un piccolo ma prezioso libro appena edito da Simmetria.
Nella visione generale della vita dei popoli tradizionali il Centro veniva inteso come il luogo in cui il mondo divino era entrato in contatto con quello umano.
Il saggio di Maurizio Ponticello ‘I pilastri dell’anno’ è un’opera chiara, organica ed esaustiva sull’esperienza del tempo e la stessa idea di calendario.
Un saggio di Dalmazio Frau dimostra come la filosofia neoplatonica e la tradizione ermetica abbiano influito sulle opere di Bosch, Brueghel, Dürer e Van Eyck.
In altri termini, l’affresco della Natività della Vergine si può proporre come testimonianza della rinascita della sapienza “pagana” in Napoli intorno alla metà del Quattrocento, sia pure in forme espressive che, in apparenza, sono in linea con la religione ufficiale.
Una lettura esoterica della Chiesa di S. Giovanni a Carbonara in Napoli.
Festa pagana o eco paganeggiante di una festività cattolica? Carnevale fuori stagione o semplicemente ennesimo evento commericiale globalizzante? Sono solo alcuni dei quesiti che critici e non si pongono in occasione della ormai tradizionale festa di Halloween.
Come ogni altro fenomeno umano, anche la politica, nel senso più alto del termine, è da sempre stata soggetta ad un processo di simbolizzazione. Ciò è riscontrabile soprattutto attraverso lo studio della scienza araldica, o dell’iconografia, sia del potere temporale che di quello spirituale, spesso in passato strettamente connessi.
L’Araldica ha avuto un ruolo fondamentale, sia in Oriente che in Occidente, anche nella conservazione del deposito iniziatico-simbolico.
Ci sono opere leggendarie nel canone della cultura occidentale di cui nella memoria collettiva contemporanea non rimangono che pallide tracce. Tra le prime che dovrebbero figurare in un auspicabile indice dei libri dimenticati c’è il De nuptiis Philologiae et Mercurii di Marziano Capella.