Il Risorgimento esoterico

storia-esoterica-italiaChe il Risorgimento italiano sia stato opera della Massoneria non è un mistero per nessuno. Ma le trame esoteriche che si dipanano dalla cultura italiana ottocentesca sono molto più estese di quanto possa sembrare dai soli piani politici approntati nel segreto delle logge.

Nel saggio Il Risorgimento esoterico di Cecilia Gatto Trocchi i lettori possono trovare un quadro sorprendente dello scenario culturale del XIX secolo che per certi aspetti prelude all’esoterismo di plastica che si è sviluppato alla fine del XX secolo, spesso sotto il nome di New Age.

Verso la metà dell’800 i Savoia richiamano a Torino esoteristi di ogni sorta e accordano speciale protezione alle logge massoniche per colpire il nemico numero uno dell’unità d’Italia: la Chiesa Cattolica.

Fra i santoni risorgimentali Mazzini accoglieva nel suo pensiero suggestioni che derivavano dalla Teosofia della Blavatsky e da vari ambienti massonici, fra cui quelli in cui militava Garibaldi. Mazzini credeva alla reincarnazione, nonché a forme di vita extraterrestri; inoltre praticava lo spiritismo. Alla sua confusa filosofia spiritualista non doveva essere estranea l’influenza dell’ebrea Sara Levi Nathan, che Mazzini frequentava assiduamente… Secondo la Gatto Trocchi il “patriota” repubblicano può a buon diritto essere considerato un precursore delle moderne teorie “acquariane”.

Le esperienze paranormali affascinavano anche certi ambienti cattolici: Alessandro Manzoni era particolarmente interessato all’ipnosi. L’autore dei Promessi Sposi assisteva volentieri a esperimenti che chiamavano in causa il magnetismo e il sonnambulismo.

risorgimento-ed-europaIn generale le esperienze spiritualiste di ogni genere richiamavano l’attenzione degli intellettuali dell’epoca. Di gran moda erano le sedute spiritiche: un capitolo del libro è dedicato a Eusapia Palladino, una medium molto celebre che operava a Napoli, che però già all’epoca suscitava non pochi sospetti sull’autenticità delle sue evocazioni…

Fra i grandi classici dell’800 l’autrice analizza il Pinocchio di Collodi, che si presta certamente a varie interpretazioni, far cui quella dell’iniziazione massonica. Certamente il massone Collodi aveva come obiettivo prioritario quello di delineare nel burattino di legno il percorso del cittadino-modello del nuovo stato unitario.

In questo guazzabuglio esoterico non potevano mancare le streghe: lo scrittore americano Charles G. Leland nel 1899 pubblica Aradia. Il Vangelo delle streghe. Si trattava di testi rituali che sarebbero stati rivelati all’autore da una strega originaria della Romagna-Toscana. In questo libro le streghe erano viste come liberatrici degli oppressi e garanti dell’uguaglianza universale che si sarebbe instaurata a breve.

Inevitabili poi i riferimenti al Principe delle Tenebre per eccellenza: il diavolo. Fin dal medioevo gli scrittori avevano subito il fascino infernale, e il filone diabolico ebbe un risveglio notevole in epoca romantica. Leopardi abbozzò un inno ad Arimane, il demone malvagio della religione persiana, e Carducci scrisse il famosissimo inno A Satana in cui il diavolo era visto come simbolo del progresso. Sulle interpretazioni letterarie del tema diabolico aleggiavano le splendide Litanie di Satana di Baudelaire, il cui fascino ha attraversato le generazioni letterarie. Nel mondo contemporaneo l’ispirazione diabolica ha trovato sbocchi che talvolta si esprimono in sette sataniche con caratteristiche che oscillano fra il balordo e il delinquenziale. Ma la materia infernale è ancora capace di ispirare opere di grande qualità letteraria, al punto che nel XXI secolo il demonio in persona si è affacciato sulla scena editoriale (Satana, Liturgia infernale, Società Editrice «Il Ponte Vecchio»).

Un autore che si richiamava spesso a riferimenti misteriosofici era Gabriele D’Annunzio. Tra le infinite simbologie che emergono dall’opera dannunziana si notano temi che avranno straordinaria fortuna in epoche successive: il Vate abbozzava in alcune sue opere certe mitologie demenziali della confusione sessuale che oggi vengono propagandate con insistenza dai mass media. D’Annunzio mutuava questi temi dalle opere del massone francese Josephin Péladan. Per tutta la vita D’Annunzio mostrò un particolare interesse per temi esoterici, massonici e astrologici: lo stesso Vittoriale è una vera e propria selva di simboli abilmente architettata dal poeta.

L’indagine della Gatto Trocchi si estende al XX secolo, in cui l’interesse per la magia non è certo venuto meno. Un capitolo del libro è dedicato alla fascinazione che il mondo del magico esercitò su intellettuali di opposta collocazione ideologica: Ernesto De Martino e Julius Evola.

Infine il libro tratta delle ipotesi di Maurizio Blondet sulle strategie controiniziatiche che sono alla base del mondo contemporaneo. Il celebre giornalista ha ricostruito le idee guida che ispirano l’azione del mondialismo e ne ravvisa la fonte principale nella gnosi predicata dall’ebreo Jacob Frank, che insegnava a raggiungere la purificazione attraverso il male e il peccato.

Anche il marxismo è imbevuto di questa concezione: la storia ha mostrato come il comunismo non abbia affatto promosso la “giustizia sociale”, ma abbia perseguito il fine di una devastazione e di un annientamento dei valori fini a se stessi. Il mondialismo, proseguendo su questa strada, si accanisce particolarmente sulle tradizioni classiche e cristiane della civiltà occidentale per sostituirle con un sacro necrofilo e mortifero: in effetti l’attuale modello di società multicriminale prospetta una vera e propria ideologia del sacrificio umano, una mistica dello stupro universale dove ciascuno è maschio e femmina, in una sorta di ierogamia satanica!

Il XXI secolo, infatti, si apre col trionfo di una mentalità masochista che ricava piacere dalla sottomissione. È l’aspetto più evidente della femminilizzazione delle società a capitalismo avanzato: un atteggiamento mentale che manda in visibilio gli intellettuali di regime che, sulla scia dell’esoterismo massonico, continuano l’opera dei “patrioti” risorgimentali.

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Cecilia Gatto Trocchi, Il Risorgimento esoterico, Mondadori, Milano, 1996, pp.266.

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Michele Fabbri ha scritto il libro di poesie Apocalisse 23 (Società Editrice Il Ponte Vecchio, 2003). Quella singolare raccolta di versi è stata ristampata più volte ed è stata tradotta in inglese, francese, spagnolo e portoghese. Dell’autore, tuttavia, si sono perse le tracce… www.michelefabbri.wordpress.com
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