La pratica dei chakra

Il primo chakra per l’uomo occidentale è quello posto sulla sommità del capo: è il punto in cui la corrente luminosa che discende dall’alto entra nel corpo umano e procede  in linea retta attraversando la colonna vertebrale. Il fatto che l’uomo sia l’essere che sulla terra si mantiene e procede in posizione eretta è la manifestazione sensibile di questa corrente di luce che scorre in lui e che entra attraverso il primo chakra.

Nella fisiologia umana si ritrovano le tracce dei misteri più profondi: la parte molle alla sommità del capo nel neonato testimonia questa apertura primordiale, così come l'”abbozzo di occhio” riposto nella parte centrale della fronte è il residuo biologico del terzo occhio mentale.

Si immagini la corrente di luce che scende dall’alto come una cascata. Essa ha una direzione discendente perché proviene dal cielo luminoso e scende verso il basso, per consolidare l’azione dell’uomo nella sua incarnazione terrena: per sostenerlo nella sua battaglia sulla terra in difesa dello Spirito.

Quando la comunicazione tra lo spirito individuale umano e lo spirito universale divino è attivata allora intorno al capo risplende l’Aura, la corona di Luce che consente all’uomo di compiere la sua missione particolare e testimonia il suo esser parte del grande ordine cosmico.

Judith Anodea, Il libro dei Chakra. Il sistema dei chakra e la psicologia

Dal punto superiore del cranio si irradiano forze che si proiettano verso il basso fino alle estremità degli arti inferiori e dei piedi. Queste forze consolidano il cranio, che è la parte più solida, “rocciosa” del corpo umano: mentre le altre ossa sono avvolte dalle fasce muscolari, nella testa è il cranio ovvero l’elemento osseo ad avvolgere la sostanza più molle del cervello.

Le potenti forze che si irradiano dal primo chakra si irradiano nello scheletro: rendono le ossa forti, tali da sostenere la posizione eretta e l’azione dell’uomo sulla terra.

L’ermetismo occidentale poneva questo primo chakra in relazione con Saturno: il dio primordiale che è alle origini della storia della Terra. Saturno a sua volta è collegato con il piombo, metallo pesante; e animicamente con la memoria: la capacità di rievocare dentro sé ricordi di vicende lontane, anche quelle che non hanno più attinenza diretta con la vita del presente.

Le forze che zampillano da questo primo chakra sono forze che agiscono nell’elemento del Calore: è il calore dell’Aura che da mondi superiori si comunica al capo degli uomini. Come una scintilla dello Spirito Santo.

Per effetto delle forze divine e infuocate del primo chakra prende forma nell’organismo umano la trama delle ossa dal lato, il caldo sangue dall’altro, che zampilla dal midollo osseo.

In tal modo l’uomo consegue la struttura ossea che gli consente di stare in piedi sulla terra e quell’elemento nel quale si agitano le forze determinanti del suo destino (del suo karma, memoria inconscia di esperienze passate): il sangue.

Si mediti sulla luce celeste che discende nell’uomo, sul fuoco che si accende alla sommità del capo, sulla colonna che tiene in piedi l’essere umano, sulla solidità del cranio che manifesta appieno la solidità delle ossa, sul sangue che zampilla dalle profondità interiori delle ossa. Tutte queste meditazioni propiziano lo sviluppo del primo chakra che è il più sublime, il più inavvicinabile, il più prossimo alle potenze del cielo.

Il secondo chakra è quello posto al centro della fronte: è il chakra fondamentale per l’uomo di tipo europeo-occidentale che percepisce la sua coscienza essenzialmente nella testa, laddove si elaborano i pensieri logici e dove si accende la coscienza lucida di veglia.

Il chakra della fronte è il terzo occhio: posto tra i due occhi visibili, esso è l’occhio della mente: irraggia meravigliosamente di bianco-luce, di giallo-dorato, di verde-smeraldo. Sfolgora quando viene compresa una verità profonda, o quando si assume una decisione. Uno dei suoi simboli è la croce rotante: e non è solo un simbolo. Effettivamente, i due raggi di questo chakra roteano al centro della fronte, quando la mente è sveglia, attiva. Roteando i due raggi della chakra, nel centro della fronte si sprigiona una luce: è la luce che si libera dalla individualità spirituale dell’uomo.

“Io Sono”, “Io Sono Luce” sono formule di meditazione che suscitano l’attività del secondo chakra. Ovviamente non devono essere solo parole dette in astratto. IO SONO meditato intensamente significa:

io sono un essere cosciente e penso con chiarezza ogni mio pensiero, progetto con calma e lucidità ogni mia azione. IO SONO LUCE ha un significato più profondo;  meditata intensamente l’espressione significa: io sono un essere venuto sulla terra per compiere una missione positiva, per prendere parte alla grande battaglia della Luce contro le Tenebre. Ovviamente questa formulazione non deve portare a nessuna esaltazione: la missione deve essere qualcosa di concreto che si può fare, anzi che si sta già facendo. Chi pensa che la propria missione sia “aiutare l’umanità”, “portare la pace nel mondo” e altre amenità è fuori strada…. La missione deve essere concreta: chi tiene in ordine una casa, chi pulisce un quartiere, chi compie il proprio dovere concreto, contribuisce molto di più all’evoluzione dell’universo di quei conferenzieri che proclamano l’amore universale.

Il chakra della fronte è stato riccamente descritto dai testi dottrinali di Yoga in India. Quelle descrizioni sono interessanti anche per l’uomo occidentale e ricche di indicazioni operative.

Il chakra della fronte si lega al suono primordiale OM.

Il “fiore” che simboleggia questo chakra è bianco: come il colore della Luna che riflette la luce del Sole – esattamente come la mente “riflette” le Idee che ordinano il cosmo. Il bianco è anche il colore della sostanza spermatica.

La figura che rappresenta il chakra è il triangolo rovesciato. Questo triangolo rovesciato è chiamato Yoni dagli Hindu: la Yoni è la vagina, la matrice della vita. Come la donna è fecondata e “concepisce” il bambino, così la mente dell’uomo fecondata dagli impulsi dello Spirito concepisce le idee, le invenzioni, i progetti sociali e storici, le forme dell’arte e della poesia. La purezza della mente trova dunque il suo corrispettivo mitologico nella purezza delle Dee Vergini e Madri che concepiscono il Fanciullo Divino.

All’interno del triangolo rovesciato gli Hindu raffigurano appunto un fallo che esprime la potenza creatrice della mente umana. La capacità che hanno gli uomini di generare non solo attraverso la riproduzione biologica secondo le leggi di natura, ma anche attraverso la creazione delle forme dell’arte, dello Stato, della sapienza.

Sopra il fallo  è collocato il punto che risplende della potenza di diecimila Soli: è il punto di consapevolezza assoluta in cui si concentra l’asceta.

Nell’immagine del chakra rientra anche la forma della mezzaluna: la falce di luna argentata della sostanza cerebrale riceve le illuminazioni del terzo occhio, esattamente come la luna in cielo risplende di notte della luce riflessa del Sole.

Infine la folgore. Il chakra della fronte sfolgora, libera la stessa elettricità che è sprigionata da un fulmine che squarcia l’oscurità della notte. La forza folgorante del chakra è la forza che si attiva nella concentrazione del pensiero.

Nell’ermetismo, il centro della fronte veniva associato a Zeus, il grande Signore degli Dei, simbolo della intelligenza sovrana che ordina il cosmo. La folgore era un classico attributo della sovranità del Dio Padre Celeste.

Nella serie delle corrispondenze tra il cosmo e il microcosmo umano, l’accensione di una idea nella mente dell’uomo corrisponde all’apparizione della folgore, ad una scarica di elettricità in cielo.

La forza sfolgorante del terzo occhio si trasmette ai due occhi visibili.

Gli esercizi di concentrazione, di meditazione, di contemplazione, gli esercizi di liberazione delle facoltà propiziano lo sviluppo di questo chakra.

Una volta che il centro della fronte è attivo, l’uomo diventa più sveglio, più consapevole di ciò che gli capita intorno e anche degli eventi sottili che si inseriscono con discrezione nella trama dell’esistenza sensibile.

L’uomo comincia gradualmente a diventare sveglio anche in quelle condizioni di coscienza che di solito sono consegnate alla incoscienza e all’oblio di sé. Quando il terzo occhio si apre, può accadere che durante i sogni  la coscienza abbia un improvviso sussulto e si accorga di sé, destandosi nella dimensione di sogno: quella dimensione in cui si tessono le energie profonde, in cui si anticipano gli eventi del futuro. I sogni diventano allora profeti e messaggeri.

Il centro della fronte è connesso a due ghiandole fondamentali: l’ipofisi e l’epifisi. La scienza occidentale da qualche tempo sta cominciando ad approfondire il funzionamento di questi organi che reggono il tono, gli umori, gli equilibri dell’organismo.

Quando è attivo e luminoso, il centro della fronte agisce sulla stessa vita fisica dell’organismo incentivandone le forze, donando salute e soddisfazione psichica.

Come il primo chakra, anche il secondo chakra posto al centro della fronte irradia i suoi influssi dall’alto verso il basso nell’organismo, e in particolare plasma le forme cartilaginose dell’organismo e gli organi interni.  Nel bambino, il centro della fronte elabora le circonvoluzioni del cervello creando la base fisica per l’incarnarsi dei pensieri, dirige inoltre la crescita, col passare degli anni plasma i muscoli e l’attività chimica che è alla base dei loro movimenti.

Se il centro della fronte avesse un pieno funzionamento non interdetto da alcun ostacolo, gli uomini sarebbero esattamente come quelli raffigurati dalle statue della scultura greca. La meravigliosa statuaria greca rappresenta appunto l’archetipo dell’umanità perfetta. Se si guarda con attenzione i volti di quelle statue si può intuire quale sia l’effetto fisico e il pieno dispiegarsi dell’azione del centro della fronte sull’organismo umano.

Ma anche in corpi meno sublimi comunque si ravvisa l’effetto dell’azione ordinatrice del terzo occhio. Come l’Intelligenza Divina ordina il cosmo, così l’intelligenza spirituale irraggiata dall’Occhio della Mente ordina e regge il composto umano. Il chakra della fronte corrisponde a ciò che in termini filosofici gli Stoici antichi chiamavano l'”Egemonikon” – ovvero sia il “Sovrano” di quella realtà complessa – a volte anche contraddittoria – che è l’umano.

Il terzo chakra è quello che irradia dalla gola, emanando cerchi concentrici nell’etere.  Il chakra della gola è legato alla Parola: la parola che è forza magica primordiale. Secondo le tradizioni religiose, al principio dei tempi la parola di Dio o degli Dei risuono nell’immenso spazio concavo e buio dell’universo. I primi fonemi come germi di tutte le cose, vibrando e risuonando nell’immensità, pongono le cause prime delle realtà fisiche. Il Logos Divino è all’origine della manifestazione cosmica, della creazione: le Idee primordiali contenute nella Intelligenza Divina primordiale, irrompono con forza nel mondo; esattamente come i pensieri nascosti nella mente dell’uomo si esprimono e acquistano vita concreta, quando l’uomo li comunica attraverso la parola articolata, attraverso cioè una armoniosa vibrazione della propria laringe.

La parola primordiale vibrante nell’immensità è come il seme maschile che feconda la donna. Il suono che si espande nel cosmo è una forza prorompente che guadagna il suo spazio, abbattendo ogni ostacolo.

L’antico ermetismo collegava il chakra della gola alla figura di Marte, il dio maschile per eccellenza: sposo di Venere. Nella fase della pubertà, l’abbassarsi della tonalità della voce segna il differenziarsi del sesso maschile dall’elemento indistinto (e tendente al femminile) dell’infanzia.

Gabriella Cella Al-Chamali, Chakra. Centri sottili dell'energia vitale

Il centro della gola ha la duplice funzione di emanare la parola individuale, ma anche di collegare l’uomo con il Logos Kosmico, con i pensieri-seminali che sono radice di ogni cosa. Quando il centro della gola è ben sviluppato la voce dell’uomo risuona melodiosa, aggraziata, potente, persuasiva; e nello stesso tempo le facoltà percettive interiori sono sintonizzate con il Logos, con la frequenza che risuona negli spazi cosmici ricreando a ogni istante la vita universale.

Alcuni testi particolarmente sacri della Tradizione Spirituale dell’umanità agiscono potentemente sul chakra della laringe: la lettura (silenziosa o anche a voce alta) di questi testi suscita l’attività del chakra. Il centro della gola si corrobora, comincia a emanare una vibrazione che l’individuo avverte come un misterioso sapore di ferro.

Anche per questo centro vi è una meditazione chiave: LA LUCE E’ VITA – LA VITA DELLA LUCE E’ IN ME.

Bisogna avvertire come la parola sia uno strumento magico, la Parola Divina  vibrante nella immensità proietta nell’universo i suoni che sono i germi di ogni vita. Le parole di incoraggiamento che il padre e la madre rivolgono al bambino riproducono in piccolo l’effetto creativo che il Logos suscita negli spazi stellati.

Bisogna impegnarsi affinché le proprie parole portino sempre nel mondo luce, vita, vittoria sugli ostacoli, incoraggiamento. Ovviamente bisogna dire la verità: pensare il vero, e dire ciò che si è pensato con chiarezza. In tal modo la nostra parola vibra all’unisono con il grande Pensiero Kosmico.

La formula di meditazione ESSO PENSA (riferita all’Intelligenza Kosmica che regge il mondo e risuona come Logos) è ugualmente efficiente per far ruotare questo chakra.

Bisogna immaginare il suono come una forza che si espande, che conquista gli spazi esteriori in onde sempre più vaste di amplificazione. Le forze che si espandono dal chakra del cuore da un lato irradiano nel sangue giovando al processo di formazione dell’emoglobina, all’arricchimento del sangue con ferro; dall’altra irradiano nella parola articolata, nella forza espressiva.

Il movimento è il suono hanno un collegamento sottile. Il suono è vibrazione dunque è movimento che si amplifica nell’etere. Immaginiamo un lanciatore di giavellotto: egli compie una serie di gesti energici, “marziali”. Impugna l’asta, prende la rincorsa, compie un forte scatto del braccio, lancia l’attrezzo. Il giavellotto scagliato in avanti acquista velocità e col suo movimento conquista lo spazio, poi quando si conficca in terra il movimento si arresta e il giavellotto vibra, produce una vibrazione che può essere percepita come suono.

Nell’uomo la parola articolata esprime la forza del pensiero. Negli animali invece i suoni prodotti dalla laringe esprimono i moti animici dettati dagli impulsi. Anche in questo caso il suono esprime un moto interiore di uno spirito animale.

Tutti i chakra sono collegati al Sole. In particolare il chakra del cuore.

I chakra sono raffigurati come ruote che volgendo su se stesse si illuminano: una raffigurazione che ricorda da vicino il disco solare.

I chakra sono anche rappresentati come fiori che aprono i loro petali sotto l’influsso della corrente di luce.

La meditazione interiore sul Sole agisce direttamente sullo sviluppo del chakra del cuore: in particolare la meditazione del Sole di Mezzanotte, compiuta al momento di addormentarsi.

In verità la stessa luce del Sole fisico, se accolta con un sentimento di devozione, con un atto di percezione pura, produce effetti benefici sui chakra: soprattutto nella sua ascesa mattutina, il Sole agisce sul chakra della fronte e gli imprime una immediata rotazione. Per effetto di ciò, una corrente di luce scende dalla fronte fino al cuore che comincia a battere distintamente e a irraggiare come un piccolo Sole nell’organismo umano. La corrente discende ancora e agisce sul chakra dello stomaco, accendendo il fuoco dei processi metabolici. Scendendo ancora, agisce sul chakra dei genitali – legato all’elemento dell’Acqua – e qui produce un ondata di vitalità.

Il cervello dell’uomo è composto da una sostanza bianca-lunare: come la Luna il cervello fisico dell’uomo riflette gli impulsi che provengono dal Sole fisico (che illumina gli oggetti esteriori percepiti dai sensi) del Sole animico (che irradia dal centro del nostro sentire, il cuore), dal Sole Divino (quello che si manifesta nelle grandi tradizioni religiose sotto forma di divinità luminose: Ra, Mithra, Apollo…).

Dal cuore irraggia una corrente che sale fino al capo, illuminando i chakra che rendono la nostra coscienza più chiara, più lucida, e una seconda corrente che scende fino ai chakra più bassi, legati alla vitalità e agli impulsi profondi; creando così una situazione di equilibrio tra le due aree della nostra personalità. Tale equilibrio perfetto tra il mentale e il vitale è simboleggiato da quella figura con due triangoli intrecciati che è conosciuta in Occidente come Sigillo di Salomone.

Anche per il chakra del cuore vi è una formula efficiente: LA LUCE E’ CALORE – IL CALORE DELLA LUCE DIVENTA AMORE IN ME. Si evoca con questa formula la luce e il calore che irradiano dal cuore umano, il calore del cuore è il calore degli impulsi più nobili, dunque dell’amore spiritualizzato. Ogni azione nobile nasce appunto dall’amore per le finalità per quelle azioni: bisogna suscitare nel cuore l’amore per gli obiettivi più alti della civiltà umana; si accende così un tepore che scalda l’uomo anche negli inverni più bui della esistenza.

Gli Esercizi di Liberazione delle Facoltà attivano le correnti eteriche che sgorgano dal cuore.

Alla fine dei sei mesi di intenso esercizio si attiva la corrente eterica che parte dal cuore e si proietta verso le estremità degli arti e della testa intrecciando il Pentacolo: la stella a cinque punte che rinsalda la figura umana in un circuito di forza.

Lo sviluppo del chakra del cuore alimenta il collegamento sottile tra l’uomo e il Sole. Il Sole è in effetti un grande cuore cosmico: esso attira a sé tutte le energie del sistema planetario e poi le ridistribuisce purificate fino al pianeta più lontano. In questo grandioso ritmo di attrazione e diffusione troviamo il modello di ciò che nel corpo umano avviene con la circolazione del sangue e con l’alternarsi di diastole e sistole nel cuore.

Nel regno minerale, la traccia lasciata dal Sole è l’Oro: il metallo luminoso. Nell’essere umano, l’esercizio assiduo della meditazione e degli Esercizi di Liberazione delle Facoltà fa zampillare dal cuore bagliori dorati che si diffondono in tutto il corpo.

John Mumford, Manuale dei chakra e della kundalini

Il chakra dello stomaco è particolarmente attivo al mattino, quando l’individuo si risveglia e le forze del metabolismo si rimettono in moto.

Allora si avverte un calore all’altezza dello stomaco. È l’effetto del chakra che gli Hindu chiamano Manipura e raffigurano come un triangolo rosso fuoco con ai vertici tre croci rotanti.

Il fuoco di questo chakra arde anche quando camminiamo, corriamo,  quando siamo alle prese con una attività che impegni il corpo e la mente.

Il chakra dello stomaco accoglie le sostanze che ingeriamo e le trasforma in energie per pensare ed agire.

L’ermetismo antico collegava alla dea Venere questa regione della corporeità sottile: l’Alma Venus di cui parla il poeta Lucrezio. Colei che alimenta la vita, la fecondità, la potenza della stirpe.

È in questa regione del corpo che peraltro si sviluppa l’embrione di nuova vita, custodito dalla donna.

Il chakra dello stomaco accoglie dunque le sostanze materiali ingerite, le rielabora con cura e le trasforma in energia. Riceve inoltre il germe vitale  e con esso accoglie l’incarnazione di un nuovo essere individuale.

Se nel chakra dello stomaco arde il calore del metabolismo, nel chakra inferiore nella zona dei genitali l’elemento dominante è l’Acqua: l’elemento dei fluidi vitali che eternamente rinnovano la vita.

Il colore di questo chakra è un azzurro intenso, come quello del mare spumeggiante.

L’ondeggiante, spumeggiante ambiente marino fu quello in cui germogliò la vita nella sua primordiale evoluzione. Le acque della vita primordiale ancora si celano nella corporeità dell’uomo: nel fluido fecondatore maschile, nel grembo della donna che avvolge l’embrione in un caldo mare.

La linfa che rinnova la vita e che conserva in piena salute gli organismi dall’antico ermetismo fu posta sotto la custodia di Mercurio.

Le forze vitali che scorrono nelle fibre delle piante, che gonfiano i bulbi, che circolano nel sangue umano sotto forma di ormoni sono appunto forze mercuriali.

Il turgore della vita piena di salute è effetto di un influsso mercuriale. Questo principio spirituale agisce sui processi di guarigione:

per questo il caduceo di Mercurio era il simbolo che contrassegnava le antiche farmacie in Europa. L’elemento acqueo è quello collegato al corpo eterico: alla sostanza sottile che infonde vita al corpo fisico.

Il chakra più basso, quello posto nella regione del perineo, al punto di congiunzione tra le due gambe è collegato con l’elemento terra. Esso esprime le forze della materia nella loro forma più solida e concentrata. Il suo simbolo è il quadrato: che appunto esprime la solidità primordiale della materia.

Le parti più basse del tronco umano sono connesse sia alla perpetuazione della stirpe, sia alle espulsione delle sostanze di scarto dell’organismo. Ad alcuni la vicinanza tra queste due funzioni è apparsa poco poetica: tuttavia anche in questo caso si manifesta una strabiliante analogia tra microcosmo umano e macrocosmo: infatti anche nella terra, il letame – sostanza di scarto – serve a concimare la zolla e a renderla ancor più feconda. Quindi si riproduce nell’ambiente la stessa dualità di funzioni che si manifestano nei chakra più bassi.

Nel chakra basale – polarmente opposto al chakra coronale posto alla sommità della testa – la inconsapevolezza è massima, le forze vitali incoscienti dominano. Qui regna la materia pura e la biologia. Illuminare con la luce della coscienza anche i processi attivati da questo chakra è l’obiettivo della scienza dello spirito.

Mentre il Sole è connesso al cuore, il pianeta Luna è connesso a questo chakra più basso.

Le corrispondenze tra i chakra è gli elementi cosmici sono queste:

Chakra coronale – Saturno – Piombo – Aura.

Chakra della fronte – Giove – Stagno – Folgore.

Chakra della gola – Marte – Ferro – Etere.

Chakra del cuore – Sole – Oro – Aria.

Chakra dello stomaco – Venere – Stagno – Fuoco.

Chakra dei genitali – Mercurio – Argento Liquido – Acqua.

Chakra basale – Luna – Argento Solido – Terra.

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4 Responses

  1. perentorio
    | Rispondi

    Sui Chakra meglio leggersi AVALON e solo i testi seri che ne parlano con competenza in quanto appartenenti ad una VERA (e non inventata Tradizione) !!! Sennò fate la fine del poveretto e vagamente schizoide Musashi che raccatta pettegolezzi e ciarpame di terza categoria un po' ovunque, senza alcun fondamento serio, scambiando la ricerca dl potere miserabile con la ricerca di Dio, che è altra cosa.
    Non è usando google diperatamente ed ascoltando l'amico dell'amico dell'amico che si possono fare ricerche SERIE. A buon intenditor…

  2. perentorio
    | Rispondi

    ..aggiungo : sono sempre lo stesso e c'è da farsi davvero 4 risate a leggere musashi sostenere comicamente che "mi ha messo a posto". Semplicemente perdere tempo con un ignorante simile è tempo sprecato, ma queste cose le scrivo per quei pochi frequentatori di questo sito che bevono le insulsaggini NON DOCUMENTABILI ( e non potrebbero mai esserlo, essendo in gran parte bufale ) di questo troll che gira nei siti con corbellerie che un 18enne appena informato dei fatti può smenire :-).
    Sempre a buon intenditor…:-)

  3. M.K.
    | Rispondi

    Musashi chi, quello che è diventato un cult tra i commentatori alla Ed Wood nel mondo del cinema? (i miei amici e colleghi lo leggono ma non si abbassano a commentare, così lui può sentirsi “in maggioranza” e plebiscitario…).
    Quello che dedica la vita ad una ipotetica censura del mondo, che crede che nelle università di Brescia, Parma, ecc. sia di casa il FUAN (oggi azione giovani) (nessuno, nativo, passato per queste università in 40 anni, sa cosa sia (il FUAN a Bologna era appannaggio di una cerchia chiusa di gente venuta da fuori, che ruotava ad ogni sessione di laurea, per es.), niente politica: solo, cultura del territorio). O che tira sempre fuori la sua biondezza, o i titoli accademici alla Sapienza (così certa gente, non io, mormora "smettila di rubarmi i soldi e occupa il tempo diversamente"), o i sudtirolesi grassi(li ha mai visti? sa quali sono le 3 aree di obesità nel mondo?)

  4. M.K.
    | Rispondi

    e fa di Evola un simbolo dell'individiualismo mistico mondialista, della lotta al Barbarossa un simbolo di romanità, di Brenno un Asterix, dei cattolici tedeschi come cattolici romani di periferia(e i luterani? e il valore pre-cristiano della natura nel mondo/scuola nordeuropeo?e i 100.000 neopagani tedeschi che non sono sette strane di matti..), di Romualdi un puro letterato come Omero, che non riesce a seguire il nesso linguistico che porta all’odierno Veronese, banalizzando tutto con Asterix, che si mette a confronto coi professionisti del settore (interpreti a Bruxelles) perché lui “ha studiato il tedesco alto al Goethe di periferia” ecc.

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