In principio fu il complotto

Il complottismo è dalla notte dei tempi una chiave di lettura fondamentale per la comprensione della realtà: dal racconto del peccato originale al tradimento di Giuda passando per il mito della
caverna di Platone, la narrazione cospirazionista ha strutturato gli archetipi dell’immaginario in tutte le epoche. Da sempre gruppi di persone tramano in segreto all’insaputa di altre persone per
cambiare uno stato di cose. In particolare oggi possiamo notare come le mitologie gnostiche degli “eletti” che formano l’élite della classe dirigente sono palesemente applicate nell’attuale struttura di potere. Proprio per questo oggi le teorie del complotto vengono demonizzate e criminalizzate dai media asserviti all’oligarchia mondialista. La massa dei cittadini è convinta di vivere nel migliore dei mondi possibili mentre in realtà è vittima del più malvagio esperimento di ingegneria sociale della storia: la globalizzazione.

Il XXI secolo ha visto l’umanità regredire dalla specie homo sapiens alla specie homo credulus. La definizione di homo credulus viene proposta da Francesco Carraro, autore del libro Elogio del complottista, per definire il tipo umano che caratterizza le società sedicenti “avanzate”. L’homo credulus è colui che accetta passivamente la versione ufficiale dei fatti, senza farsi domande e mettendo in atto comportamenti dettati da riflessi condizionati sapientemente guidati dal sistema mediatico, un sistema la cui capacità di ipnotizzare le masse supera la fantasia della letteratura fantapolitica!

Il lavoro di Carraro è un corposo studio sugli atteggiamenti psicologici che stanno alla base del complottismo e dell’anticomplottismo. Su questi temi c’è in realtà una grande confusione, al punto che il significato originario delle parole che si riferiscono al tema del complotto ha subito processi di risemantizzazione. La prima parte del libro di Carraro è dedicata al lessico del complotto, che originariamente indicava accordi segreti per attentare al potere costituito, mentre oggi è abitualmente definito come una trama occulta del potere ai danni dei ceti subalterni. Il termine “complottista” oggi è di fatto utilizzato come un insulto per screditare coloro che osano farsi domande sul pensiero unico progressista che ispira le classi politiche occidentali.

Lo studio di Carraro passa in rassegna le varie forme di complottismo: da quelle più ingenue e innocue per il potere, come le teorie terrapiattiste, a quelle più fantasiose che chiamano in causa rettiliani o extraterrestri, per poi giungere a definire il “complottista in senso critico”, ovvero la figura dell’indagatore che arriva alla verità tramite indizi, prove, verifica delle informazioni e delle fonti. In questo senso il complottista è colui che utilizza proprio quei procedimenti rigorosi e ispirati al metodo scientifico che vengono raccomandati dall’informazione mainstream. Carrar mette a nudo le contraddizioni del sistema e le smonta in maniera sistematica con argomentazioni opportunamente ponderate. Se si leggono le indicazioni che la stessa Commissione Europea ha elaborato per demistificare le teorie del complotto, si può facilmente notare come in realtà sia proprio l’establishment a ragionare coi canoni che vengono attribuiti ai “complottisti”. In particolare troviamo l’idea che il mondo sia diviso in “buoni e cattivi” e che occorra trovare un “capro espiatorio” cui attribuire la colpa per le cose che non vanno. In effetti il sistema divide il mondo in “buoni”, cioè coloro che fanno professione di fede nell’ecumene liberale e “cattivi”, ovvero coloro che dubitano delle “magnifiche sorti e progressive” verso le quali si dirige l’umanità. Nella categoria dei “cattivi” abbiamo un variegato repertorio di tipi umani che fungono da capri espiatori: dai classici “neofascisti” agli oppositori del Gender, dai no-vax ai filorussi, dai populisti ai negazionisti climatici…

Infatti un’altra parolina magica del sistema è “negazionismo”, ma anche in questo caso possiamo constatare che è l’informazione ufficiale che nega l’evidenza sostenendo che la pratica del potere si svolge alla luce del sole, senza che nulla venga nascosto ai cittadini! Quello che risulta particolarmente irritante nella propaganda del sistema è l’attitudine a imputare ai “complottisti” le cosiddette “fake news“, mentre proprio il sistema ha costruito le sue fondamenta su menzogne monumentali:
– la globalizzazione porta pace, prosperità e benessere
– con l’euro lavoreremo di meno e guadagneremo di più
– viviamo in un tempo in cui le libertà si espandono continuamente

L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma basterebbero queste affermazioni autoreferenziali della propaganda mondialista a sbugiardare la narrazione del potere costituito. Inoltre Carraro fa notare che lo stesso mainstream attinge a piene mani a una sua propria narrazione complottista. Nella seconda metà del ‘900 la pubblicistica di sinistra vedeva ovunque oscure trame volte a fermare la marcia trionfale del progresso: il Piano Solo, il golpe Borghese, le stragi neofasciste, il sequestro Moro… Il caso della loggia P2, poi, è particolarmente esemplificativo poiché chiama in causa l’innominabile protagonista degli ultimi tre secoli di storia, nonché la regina delle prassi cospirative: la Massoneria! Del resto ancora oggi quello stesso sistema mediatico favoleggia di complotti di estrema destra pronti a sovvertire la “pace sociale” portata dalla globalizzazione…

Il libro di Carraro contiene un capitolo dedicato ai pericoli del DSA (Digital Services Act), l’ultimo ritrovato liberticida dell’entità europeista che, in un ideale passaggio del testimone dall’Unione Sovietica all’Unione Europea, non perde occasione per stringere il cappio dei reati d’opinione attorno al collo dei cittadini. Sul nostro futuro si addensano nubi di tempesta, e non c’è da aspettarsi nulla di buono. La diffusione di internet, che potenzialmente poteva far crollare il sistema, non è stata in grado di arrecare colpi decisivi all’informazione di regime e il potere mondialista è addirittura riuscito a tramutare questo strumento di potenziale libertà in strumento di controllo. Carraro invita i lettori ad assumere un atteggiamento critico e consapevole e, pur essendo conscio della drammaticità della situazione, lancia un appello a lottare in nome del libero pensiero.

Il libro è corredato da un imponente apparato di rimandi bibliografici e sitografici che rinviano agli approfondimenti del caso. L’autore è protagonista anche di svariati video in cui espone i suoi oggetti di studio, i filmati si possono vedere al seguente link: Carraro | ByoBlu – La TV dei Cittadini

Elogio del complottista, pubblicato dalle meritorie edizioni Byoblu, è un testo estremamente interessante e formativo, una lettura consigliata a tutti coloro che vogliono predisporre un armamentario concettuale e lessicale in grado di sfidare l’Impero della Menzogna.

Al termine del saggio l’autore richiama opportunamente il punto di partenza della civiltà occidentale che deve ispirare le coscienze risvegliate: ovvero l’anelito alla libera ricerca che ha dato origine
alla filosofia greca.

Francesco Carraro, Elogio del complottista, Byoblu 2024, pp.432.
Elogio del complottista di Francesco Carraro – Byoblu Store

Condividi:
Segui Michele Fabbri:
Michele Fabbri ha scritto il libro di poesie Apocalisse 23 (Società Editrice Il Ponte Vecchio, 2003). Quella singolare raccolta di versi è stata ristampata più volte ed è stata tradotta in inglese, francese, spagnolo e portoghese. Dell’autore, tuttavia, si sono perse le tracce… www.michelefabbri.wordpress.com
Ultimi messaggi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *