L’unità dell’Essere e la magia del Tutto

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E’ imprescindibile porre come obiettivo e come modello per una scienza organica e antiriduzionista il ritorno all’unità di vertice del sapere, al di là delle scissioni razionalistiche e all’inevitabile settorializzazione della conoscenza odierna.

Cosa rappresentava l’isola di Taprobana e perché Campanella vi pose la Città del Sole?

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Fu il geografo greco Megastene a parlare per primo dell’isola di Taprobana, verso il 290 a. C., facendo entrare nella cultura e nell’immaginario occidentali questa terra favolosa, ammantata di foreste e popolata di elefanti.