L’uomo che ride di gusto rappresentato dalla fotografia qui a sinistra mi ha truffato. Si chiama Álvaro Mutis; leggo su wikipedia la seguente, enfatica descrizione: “Álvaro Mutis (Bogotà, 25 agosto 1923) è uno scrittore e poeta colombiano. Ritenuto tra i maestri della letteratura ispanoamericana, ha ottenuto riconoscimenti e vinto premi in tutto il mondo”.
Costui ha avuto la faccia tosta di scrivere: “Francisco Coloane è il Jack London dei nostri tempi”. Questa frase è riportata nella quarta di copertina di un libro dello stesso Coloane, Naufragi (ed. Guanda).
Una simile citazione è stata sufficiente a incuriosirmi e a farmi leggere il libro.
Ora, delle due l’una: o Mutis non ha mai letto uno tra Coloane e Jack London, o è in malafede. Una persona sana di mente, dopo aver letto entrambi, non potrebbe mai esprimere un giudizio simile.
Naufragi di Coloane è il classico libro di cui si può dire: “Questo lo scrivevo anch’io”. L’autore ha semplicemente preso un vecchio elenco di naufragi avvenuti lungo le coste cilene pubblicato anni prima; ne ha trascritto il contenuto e ha aggiunto alcune considerazioni personali, oltretutto prive di alcun significato e interesse. E non vi è la minima traccia di valore letterario.