Con la morte di Pio Filippani – Ronconi, avvenuta due giorni fa, l’11 febbraio 2010, è venuto a mancare alla comunità dei vivi uno dei più straordinari interpreti della cultura.
Non ho mai avuto occasione di conoscere il professor Filippani- Ronconi, ma ne ho sempre avuto questa precisa immagine, confermata negli anni da tante persone che lo hanno frequentato più o meno assiduamente, dalla lettura dei suoi scritti, e – da ultimo – da alcune fotografie e filmati che hanno iniziato a circolare in rete.
Mi vengono in mente pochissimi altri casi di personaggi simili. Uso il termine personaggio, anziché persona, non tanto perché Filippani è assurto a personaggio – per esempio nelle Uova del Drago di Pietrangelo Buttafuoco – quanto perché la sua vita ha tutto del romanzo d’avventura, anzi persino lo trascende.
Ma a rendere straordinarie la sua vita e la sua figura è stato il connubio di pensiero e di azione. Il mondo, specie in passato, è stato attraversato da avventurieri di ogni risma; individui dalle biografie disparate, talvolta incredibili; e da grandissimi studiosi, uomini consacrati al sapere in ogni campo, non limitati nelle loro ricerche dai comparti stagni della scienza accademica, protagonisti di geniali scoperte e intuizioni. Ben più rari sono stati gli uomini che hanno saputo abbinare alla solidità dello studio la coerenza delle azioni. Filippani è stato un uomo di cultura e un guerriero; ed entrambe le cose in modo esemplare.
Sia chiaro, si può essere individui straordinari senza aver mai letto una riga di Evola, o anche senza saper leggere del tutto. Anzi è frequente che si trovino più lealtà e correttezza in un analfabeta che in un laureato. Ma troppo spesso, specie a Destra, questa è stata una comoda giustificazione della propria mollezza e dell’incapacità di affrontare le sfide con preparazione e serietà.
Filippani – Ronconi si dedicò con ardore fin dalla giovinezza alle lingue e alle culture d’Oriente; le sue conoscenze dovevano avere raggiunto un livello incomparabile, a giudicare dall’alone quasi leggendario che le circonda. L’unico grande studioso che mi venga in mente, paragonabile per competenze linguistiche, è Georges Dumézil.
Mi auguro che dal Walhalla la figura di Pio Filippani – Ronconi continui a lungo a irradiare il suo esempio luminoso.