Tradizione. Giovanni Sessa e la demitizzazione della modernità
La Tradizione è liberata dalla collocazione retroattiva e torna a mostrarsi come origine sempre vigente nel tempo.
Archivio di storia, letteratura, tradizione, filosofia. Online dal 1998.
La Tradizione è liberata dalla collocazione retroattiva e torna a mostrarsi come origine sempre vigente nel tempo.
Come la guarigione è patrimonio esclusivo del malato, così il risanamento della nostra civiltà è un nostro compito interno.
Nella dicotomia evoliana di Tradizione e Modernità è racchiusa la certezza che allo scatenato dominio della dissoluzione seguirà un nuovo ciclo.
In un libro di Gianfranco de Turris indicazioni teoriche e pratiche per uscire indenni, spiritualmente ed esistenzialmente, dallo stato presente delle cose.
L’auto-sacrificio nichilistico è, presso Jünger, dovere differenziante: non solo non è egoismo, ma è libertà nel senso più proprio.
Il mondo della Tecnica nell’opera tolkieniana rappresenta una sub-creazione volta al negativo, che inverte il segno della creazione e ne snatura il senso profondo.
Il nuovo libro di Luigi Iannone Il profumo del nichilismo mette esemplarmente a nudo le tante aporie della moderna società “democratica”.
Per Jünger il vero interlocutore della Terra non è l’intelletto con i suoi titanici progetti, ma lo Spirito come potenza cosmica.
Il tema della femmina futurista è un apice della cultura e della società del primo-Novecento che non ha avuto seguito, se non in quel drappello di donne colte e emancipate che al tempo debito misero la camicia nera, diventando squadriste.
Lo sport insegna che lotta è bene, che la vittoria è un valore in sé, ma anche che l’avversario non è il nemico.
La tragedia de la vida de hoy, situada entre el deseo de rebelarse y la comodidad de dejarse caer en las trampas técnicas, confortables, o bien literarias, políticas y filosóficas, es una tragedia sin solución y la humanidad la vivirá hasta el fondo, hasta alcanzar la orilla de la destrucción definitiva, donde la espera quizá algún mito engendrador de salvaciones.
Uno delle più importanti opere filosofiche del Novecento è senza ombra di dubbio L’Operaio di Ernst Jünger, capolavoro che in questi giorni Guanda ripubblica in una nuova edizione.
Nel sistema jüngeriano l’elementare riveste quasi la funzione che in una macchina ha il carburante. E’ infatti l’energia del sistema, è una forza tellurica e immortale che agisce in sintonia con la Forma facendola muovere nello spazio, cioè consentendole di essere nel tempo.
Secondo la concezione organicistica di Spengler ogni civiltà è equiparabile a un essere vivente che nasce, si sviluppa, decade (nella fase della «civilizzazione») e, da ultimo, muore
Temi e figure della prima guerra mondiale e della tecnica nell’opera giovanile di Ernst Jünger
La saldatura tra Usura e Umanitarismo universalista, all’origine del pensiero unico, ha portato come conseguenza l’esaurirsi di ogni prospettiva di opposizione al sistema di nichilismo integrale che ci governa
Inquieto, assetato di verità e di certezze, politicamente scorretto, coraggioso, spavaldo, pessimista, irritante, trasognato eppure lucidamente disincantato. Tutto questo, ed altro ancora, è stato il filosofo e scrittore Ernst Jünger
Friedrich-Georg Jünger canta al tiempo cíclico, diferente del tiempo lineal-unidireccional judeocristiano, segmentado en momentos únicos, irrepetibles, sobre un camino también único que conduce a la Redención
Recensione del film Steamboy di Katsuhiro Ôtomo.
Saggio sull’Operaio di Ernst Jünger e la questione della tecnica nel mondo attuale