L’Eco della Germania segreta. Per un lógos physikós
Giovanni Sessa tenta di inaugurare un colloquio teorico tra il pensiero di Tradizione e cinque autori della Rivoluzione Conservatrice tedesca.
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Giovanni Sessa tenta di inaugurare un colloquio teorico tra il pensiero di Tradizione e cinque autori della Rivoluzione Conservatrice tedesca.
L’emigrazione aristocratica aveva una cultura sostanziata dal mitologema della «Germania Segreta», rivitalizzato nel Novecento dal Circolo di George, che mirava al ritorno ad un Reich ideale, all’eterna Germania.
La dualità individualismo-collettivismo, democrazia-comunismo, i cui termini sfumano alla fine l’uno nell’altro, è superabile attraverso l’organicismo di cui Spann si fa banditore: un sistema che ponga la libertà in basso e l’autorità in alto.
Studi Evoliani 2016 dimostra quanto intenso sia il lavoro messo in campo dalla Fondazione per diffondere, come stabilito dal suo statuto, l’opera e il pensiero di Julius Evola.
Nella prospettiva di Kantorowicz l’origine non è nel passato, ma è meta cui tendere, nell’inesausta apertura della possibilità.
Uno sguardo a quanto sta accadendo, nell’indifferenza e nell’ignoranza più generale, in due tra i paesi più importanti dell’Europa, per storia, cultura, tradizione, quali Francia e Germania, e nell’area scandinava.
Un destino inesorabile di ostilità separa Russia e Germania? La storia recente ci mostra anche gli indizi di possibili percorsi alternativi.
È il 1929 quando la Franz Eher Verlag pubblica Michael – Diario di un destino tedesco (titolo originale: Michael – Ein deutsches Schicksal in Tagebuchblättern), il romanzo scritto da Joseph Goebbels.
Molti degli edifici che fecero corona a quella vicenda folgorante che fu l’ascesa del Nazionalsocialismo sono ancora lì. Basta lasciarsi guidare da un’eccezionale iniziativa editoriale, che con una serie di pubblicazioni sta dando vita a vere e proprie guide specialistiche.
Da quel laboratorio di idee che fu la Rivoluzione Conservatrice si ricava oggi la lezione, come afferma Nolte, che fenomeni di peso mondiale come il Nazionalsocialismo devono essere osservati con una visione più ampia, così da meglio comprendere gli intrecci di pensiero e la complessità delle sintesi che vennero tentate.
Leggendo oggi Il Programma del NSDAP e le sue fondamenta ideologiche di Gottfried Feder verifichiamo lo sforzo attuato in Germania per abbinare il sentimento nazionale e la giustizia sociale, nella direzione della concezione organica della comunità popolare.
Nati nel caos delle trincee della Grande Guerra, temprati nelle confuse battaglie del dopoguerra, i volontari dei Freikorps prepararono il terreno per una rivoluzione che potesse riscattare l’onore e la dignità della Germania.
Le Edizioni Ritter propongono un eccezionale documento: la prima traduzione italiana di Freikorps. Lo spirito dei Corpi Franchi, di Ernst von Salomon, uscito in Germania nel 1936 col titolo Storia recente.
Quella di Rudolf Hess è una figura tragica. Uomo dimesso e umile, quando era al potere mantenne sempre un’attitudine composta e defilata, di fedelissimo seguace del suo Führer, quasi sacerdotale nei suoi modi semplici e spartani.
Un reportage di guerra dalla Germania nazionalsocialista pubblicato in Italia nel giorno della caduta del Fascismo, il 25 luglio 1943
La storia europea dell’ultimo secolo come luogo dello scontro fra la visione del mondo materialista e razionalista dell’Inghilterra e della Francia e quella spiritualista e idealista della Germania e dell’Italia
Gli Alleati, nel 1945 come nel 1918, non amavano i toni rozzi e aggressivi alla Spengler, ma agivano esattamente in base a quei criteri, brutali e machiavellici, che tanto li disgustavano quando a teorizzarli erano i Tedeschi.
Qualcuno riesce a immaginarsi il popolo inglese o il popolo americano che si rallegrano all’idea di una resa incondizionata che spianerà la strada alla doppia invasione del proprio territorio nazionale, da parte degli ex nemici diventati “liberatori” e degli ex amici diventati nemici?
Inquieto, assetato di verità e di certezze, politicamente scorretto, coraggioso, spavaldo, pessimista, irritante, trasognato eppure lucidamente disincantato. Tutto questo, ed altro ancora, è stato il filosofo e scrittore Ernst Jünger
Pubblicate in italiano due importanti opere di Guido von List, principale teorico della ‘teosofia ariana’ che si inverò nella rivoluzione nazionalsocialista
I limiti della politica culturale rivoluzionaria del Fascismo e del Nazismo in un celebre scritto di Adriano Romualdi tratto da ‘Idee per una cultura di Destra’
Uno degli aspetti più interessanti di Ludwig Carl Wilhelm Fahrenkrog è stata la sua straordinaria versatilità artistica: pittore, illustratore, scultore, poeta, autore di teatro, filosofo, studioso di religioni
Vita e opere del poeta e scrittore tedesco Hermann Löns (29 agosto 1866 – 26 settembre 1914)
La svastica e le streghe di Giorgio Galli ripropone il rimasticamento di considerazioni già esposte più volte da altri circa il fenomeno esoterico all’interno del Nazionalsocialismo, col metodo non esattamente scientifico della “citazione dalla citazione”
Durante la prima guerra mondiale, la nave corsara Wolf condusse quindici mesi di navigazione ininterrotta, ottennendo successi spettacolari