Il culto moderno degli eroi
Nel secolo XX il culto degli eroi ha conosciuto la sostanza di una vera religione pagana, rinata inopinatamente tra le maglie della società profana di massa.
Archivio di storia, tradizione, letteratura, filosofia. Online dal 1998
Nel secolo XX il culto degli eroi ha conosciuto la sostanza di una vera religione pagana, rinata inopinatamente tra le maglie della società profana di massa.
Una destra pavida e imbelle continua a lasciarsi intimidire dal trombonesco moralismo dei perbenisti.
Il saggio di Primo Siena sulla vita e l’opera di Giovanni Gentile è un’opera allo stesso tempo snella e completa, un testo accessibile a tutti come nella migliore tradizione dell’autore.
E’ stato recentemente ristampato Ignoto toscano di Ardengo Soffici, considerato unanimemente lo scritto più rappresentativo della prima fase sofficiana.
Il libro dell’Hamilton – che nell’edizione originale si intitola The Appeal of Fascism – vuol essere un’analisi dei motivi per i quali numerosi intellettuali subirono, a un certo punto, «il fascino del fascismo».
Il progetto mondialista coincide con la perversione cacogenetica, cioè il peggioramento della stirpe derivante dal culto della bruttezza, della deformità, della degenerazione.
Da poco è nelle librerie per le Edizioni Mediterranee Il cammino del cinabro di Julius Evola, in una nuova edizione ampliata da immagini e documenti inediti.
Piero Buscaroli è indubbiamente uno dei “grandi vecchi” della destra italiana. Il tratto scarno ed incisivo della frase, l’eleganza del periodare, il tralignare in esso di conoscenze erudite accompagnate dal ritmo affabulatorio, rendono unica la sua prosa.
Cardarelli si rivela uno spirito controcorrente nell’era delle avanguardie e delle “rivoluzioni”: in lui emerge un chiaro intento volto alla riscoperta delle radici della propria terra.
Una recente pubblicazione ci permette di ripercorrere a fondo uno degli snodi essenziali della cultura nazionalista italiana, incentrata sin dai suoi esordi sul culto dei martiri dell’Idea e sulla devozione verso chi dona la vita per la nazione.
La politica culturale inclusiva di Evola, attestata dall’esperienza di “Diorama”, mirava a valorizzare ciò che accomunava e univa l’area intellettuale di riferimento, non ciò che tendeva a dividerla, a disgregarla.
L’anticlericalismo di Marinetti ben si sposa con quello del movimento fascista, anzi è ancor più radicale di quest’ultimo. Con l’avanzar degli anni, nondimeno, Marinetti farà ritorno alla fede cattolica.