La Torre di Julius Evola. Una rivista battagliera
La Torre può essere considerato il foglio sul quale Evola definì i canoni del proprio tradizionalismo.
Archivio di storia, letteratura, tradizione, filosofia. Online dal 1998.
La Torre può essere considerato il foglio sul quale Evola definì i canoni del proprio tradizionalismo.
Visto come stanno andando le cose in Italia non si sa a chi ci si debba rivolgere per un parere, se a un politologo, a un sociologo o a uno psichiatra.
La proposta di una colletta per generare un benefico shock ai partigiani affranti.
L’ultimo libro di Giuseppe Spadaro è un’originale costruzione fantastica che vede Aniceto Del Massa, Pino Romualdi e Marcel Déat dialogare sul fascismo.
La case editrice Hachette Fascicoli ha pubblicato per un intero anno una serie settimanale intitolata Giornali di guerra 1940-1945; ora, giunti alla fine di questa serie di 52 fascicoli, e visto il suo successo, si è pensato di effettuare la stessa operazione con i giornali del fascismo 1919-1939.
Il libro di Serra e Abis Neofascisti rappresenta un importante momento del recupero della memoria storica delle destre italiane.
Nel secolo XX il culto degli eroi ha conosciuto la sostanza di una vera religione pagana, rinata inopinatamente tra le maglie della società profana di massa.
Una destra pavida e imbelle continua a lasciarsi intimidire dal trombonesco moralismo dei perbenisti.
Il saggio di Primo Siena sulla vita e l’opera di Giovanni Gentile è un’opera allo stesso tempo snella e completa, un testo accessibile a tutti come nella migliore tradizione dell’autore.
E’ stato recentemente ristampato Ignoto toscano di Ardengo Soffici, considerato unanimemente lo scritto più rappresentativo della prima fase sofficiana.
Il libro dell’Hamilton – che nell’edizione originale si intitola The Appeal of Fascism – vuol essere un’analisi dei motivi per i quali numerosi intellettuali subirono, a un certo punto, «il fascino del fascismo».
Il progetto mondialista coincide con la perversione cacogenetica, cioè il peggioramento della stirpe derivante dal culto della bruttezza, della deformità, della degenerazione.
Da poco è nelle librerie per le Edizioni Mediterranee Il cammino del cinabro di Julius Evola, in una nuova edizione ampliata da immagini e documenti inediti.
Piero Buscaroli è indubbiamente uno dei “grandi vecchi” della destra italiana. Il tratto scarno ed incisivo della frase, l’eleganza del periodare, il tralignare in esso di conoscenze erudite accompagnate dal ritmo affabulatorio, rendono unica la sua prosa.
Cardarelli si rivela uno spirito controcorrente nell’era delle avanguardie e delle “rivoluzioni”: in lui emerge un chiaro intento volto alla riscoperta delle radici della propria terra.
Una recente pubblicazione ci permette di ripercorrere a fondo uno degli snodi essenziali della cultura nazionalista italiana, incentrata sin dai suoi esordi sul culto dei martiri dell’Idea e sulla devozione verso chi dona la vita per la nazione.
La politica culturale inclusiva di Evola, attestata dall’esperienza di “Diorama”, mirava a valorizzare ciò che accomunava e univa l’area intellettuale di riferimento, non ciò che tendeva a dividerla, a disgregarla.
L’anticlericalismo di Marinetti ben si sposa con quello del movimento fascista, anzi è ancor più radicale di quest’ultimo. Con l’avanzar degli anni, nondimeno, Marinetti farà ritorno alla fede cattolica.
Mientras las viejas barbas repetían fatigosamente las fórmulas cojeantes de un “cualunquismo” patriotero, conformista y catolizante, la juventud nacional lee a Evola.
Evola risentì dell’influenza di Steiner attraverso la mediazione e l’insegnamento di Colazza che partecipava ad Ur con precisi insegnamenti di carattere operativo.
Lungi dall’essere uno Stato di polizia, il Regime fascista non fece che allargare alla totalità del popolo i suoi miti fondanti, le sue liturgie politiche, il suo messaggio di civiltà, il suo italianismo, la sua vena sociale.
Fascismo y nacionalsocialismo no regaron a crear en el seno del Estado una ciudadela que pudiese sobrevivir a la catástrofe política.
Il fascismo è una dimensione estetica, simbolica, esistenziale, prima che politica. Brani dal libro “Riprendersi tutto”.
Il secco e l’umido di Jonathan Littell, un pamphlet contro Léon Degrelle, è un tipico caso clinico di patologia psichica molto politicamente corretta.
Un libro di Vincenzo di Michele raccoglie testimonianze di popolani sul periodo di detenzione di Mussolini a Campo Imperatore.