Affinità e differenze tra culture
Riflessioni sulla visione del mondo nella cultura nordica, nel cristianesimo, nell’ebraismo e nella Grecia del V secolo.
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Riflessioni sulla visione del mondo nella cultura nordica, nel cristianesimo, nell’ebraismo e nella Grecia del V secolo.
Forse i valori più profondi della tradizione classica-precristiana e di quella cristiana sono custoditi oggi nell’Est Europa, e possono trovarvi uno sviluppo che li ponga al riparo dal tramonto dell’Occidente.
Le nuove tesi papali in materia di gerarchia, sinodalità, decentralizzazione in seno alla Chiesa.
Il pontefice attuale, al di là dell’aspetto “molto umano” (“troppo umano”?), rispecchia in buona sostanza le caratteristiche di quest’epoca.
Par delà Nietzsche rende ragione a quanti sostengono Evola essere filosofo del Novecento di spessore europeo.
L’ateismo è una religione molto diffusa nel mondo contemporaneo, con i suoi officianti, i suoi riti e i suoi anatemi contro gli infedeli.
Il processo attraverso cui il cristianesimo – dopo aver contribuito a dissolvere la tradizione greco-romana – cementò la nuova europa romanzo-germanica medievale è una trasformazione che ci mostra come la forza della forma vivente si impossessi della lettera del dogma.
Noi abbiamo un solo dovere, quello di respingere questa invasione per assicurare un futuro a noi e ai nostri figli e nipoti.
Il progetto mondialista coincide con la perversione cacogenetica, cioè il peggioramento della stirpe derivante dal culto della bruttezza, della deformità, della degenerazione.
La cristianità appartiene al passato, ma simboli ancor più antichi sembran guardarci con nuova freschezza.
Gli dei fanno impazzire coloro che vogliono rovinare, e cominciano col togliergli il senso del ridicolo.
Le religioni (e la teologia) sono argomenti che hanno sempre attirato gli scrittori fantastici e fantascientifici. In particolare la Chiesa cattolica, sotto il profilo temporale e spirituale, ha ottenuto attenzione speciale sia in positivo che negativo.
Studio sull’esistenza di una tradizione segreta all’interno del cristianesimo in epoca patristica.
L’Unitarianesimo americano non si è sviluppato nella indifferenziazione religiosa del XVIII secolo ma è stato portato nel “Nuovo Continente” già dai Padri Pellegrini e dai Puritani.
L’avvicinamento di Filippani-Ronconi al cristianesimo ortodosso rappresentò il compimento di un legame profondo e quasi “mistico” con la Russia.
Vi sono diverse divinità femminili che possono vantare il titolo di “dea cristiana” – Maria, la madre di Gesù, Maria Maddalena – e il fatto che il termine ebraico per “Spirito Santo”, “Ruah”, sia femminile.
Il mondo classico tramontava con un’estrema theofanìa della Luce, ma lasciava un modello di chiarezza, controllo e misura nel quale l’anima della razza bianca si sarebbe per sempre riconosciuta.
Una critica alle forsennate accuse mosse contro Julius Evola e la sua opera da parte di ambienti cattolici ultratradizionalisti.
Svelare la mistificazione della storia, riscoprire la grandezza della civiltà europea, ripudiare il falso mito di una “civiltà occidentale giudeo-cristiana” costruita interamente sull’adorazione di un libro orientale, non è che il primo passo, l’inizio della lotta contro l’asservimento dell’Europa.
Un’ampia panoramica sul declino del mondo pagano e l’affermazione del cristianesimo nell’impero romano attraverso episodi e vite dei principali protagonisti.
Per ragion di Stato Costantino fu costretto ad applicare una politica religiosa basata sul sincretismo religioso ed ad accettare in più di un’occasione compromessi con l’universo pagano.
Uno studio sulla cristianizzazione del culto solstiziale attraverso la storia della liturgia, dell’iconografia e della patristica
Fra il IV e il VII secolo in Irlanda si è dato origine ad un monachesimo che ha costituito uno dei fenomeni più complessi e ricchi fra quanti ne sono fioriti nel continente
Le pratiche rituali rappresentano per il filosofo della tradizione una sorta di “terza via”: un sentiero colmo di pericoli del quale Evola offre al lettore varie ma caute indicazioni
I neoplatonici del ‘400, nell’evocare le Muse ispiratrici e protettrici delle arti – articolazioni ed aspetti diversi del dominio di Minerva – e nell’evocare l’Idea di una grande riforma spirituale in Occidente, posero al centro ed al vertice della loro speculazione la riflessione sull’Amore quale Via di ricerca interiore per pervenire alla visione dell’Uno