Nausea dell’esistenza e bassezza morale nell’opera di un falso “grande” della letteratura: Carlo Emilio Gadda

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Nel caso di Gadda, è difficile sottrarsi alla netta impressione che ci siano molto odio e molto disprezzo verso se stesso, ma senza l’onestà intellettuale di riconoscerlo e cercando, invece, un bersaglio esterno sul quale rovesciare tutta la propria frustrazione di ricco borghese socialmente declassato, di scrittore presuntuoso e misantropo