Sotto il segno del pipistrello
La pandemia potrà trasformarsi in qualcosa di positivo se, da essa, sapremo imparare qualcosa meditando la morte.
Archivio di storia, letteratura, tradizione, filosofia. Online dal 1998.
La pandemia potrà trasformarsi in qualcosa di positivo se, da essa, sapremo imparare qualcosa meditando la morte.
Spunti per il recupero dell’ontologia dell’essere, preludio al pensiero vivente.
La Tradizione è liberata dalla collocazione retroattiva e torna a mostrarsi come origine sempre vigente nel tempo.
Per Louis Rougier l’egualitarismo, che è il dogma su cui si fonda la democrazia, è una semplice utopia.
Aleksander Dugin si fa latore di un progetto che potrebbe determinare il corso del futuro del mondo.
Un nuovo libro di Riccardo Rosati su museologia, tradizione ed estetica.
Il libro di Revelli sul populismo è condivisibile sotto il profilo esegetico, non altrettanto nelle conclusioni cui perviene.
La profezia è la visione di una serie di possibilità, un campo di probabilità che assume valori discreti differenti a seconda della direzione ad esso impressa dall’agire umano.
Cavallera, dopo aver attraversato l’intera storia della pedagogia d’Occidente in modo organico e compiuto, torna ad un’idea dell’educare assai prossima a quella sviluppata a Roma e in Grecia
Riccardo Scarpa ha dedicato un saggio voluminoso agli archetipi e alla storia della cavalleria.
Immagini del passato ci ricordano quanto fosse dura la vita nella civiltà contadina, ma anche come fosse fiera, dignitosa, autosufficiente; «ecologica», appunto, nel senso più profondo ed autentico della parola.
La dualità individualismo-collettivismo, democrazia-comunismo, i cui termini sfumano alla fine l’uno nell’altro, è superabile attraverso l’organicismo di cui Spann si fa banditore: un sistema che ponga la libertà in basso e l’autorità in alto.
Nell’asfittico panorama culturale e politico italiano nasce una iniziativa editoriale controcorrente.
I partiti tradizionali hanno tradito la loro storia: la destra la nazione, la sinistra il popolo.
Il mito concede agli uomini la possibilità di una vista ulteriore, posta oltre il vedere sensibile.
Il rifiuto dell’idea di decadenza, piuttosto che condurre ad abbracciare una qualsiasi ideologia progressista, potrà lasciare spazio all’idea, ben più feconda, di crisi.
In Italia si sta affermando una corrente di pensiero che riconosce la centralità della domanda teoretica, posta però oltre le categorie della logica tradizionale.
Il recente La modernità di un antimoderno di Massimo Fini è un implacabile corpo a corpo con le convenzioni e il senso comune contemporanei.
Il libro del professor Hervé A. Cavallera sui problemi della scuola e del mondo accademico invita ad un’azione doverosa, necessaria e possibile.
Gli Dei non si sono ritirati, né tanto meno sono svaniti o morti: essi attendono la chiamata di uomini risvegliati.
La tradizione come tradere va a fondo per riemergere come ‘tradizione dell’origine’, franta, sconnessa, sempre a rischio, mai assicurata una volta per tutte.
Democrazia, il problema di Alain de Benoist è stato da poco ripubblicato nella collana “i libri del Borghese” da Pagine editore, a cura di Giovanni Sessa.
Quella cui ci chiama Gianfranco de Turris è una filosofia della responsabilità, quanto di più rivoluzionario possa esserci, in un tempo “post”, “liquido” e “debole” come il nostro.
L’esempio russo ci dovrebbe imporre uno stimolo ad una novella Rinascenza, ben più radicale di quella postmedievale che fu più che altro una Rinascenza di rari spiriti eletti.
L’ideologia neoclassica di un’economia “pura”, libera dal politico ed eticamente “neutra”, deve far posto, o meglio tornare a far posto, ad un’economia politica, sottoposta, secondo buon senso razionale, alla regolamentazione dell’ambito politico.