Donne e religioni
Il femminismo, che è ideologia di stato nelle democrazie di mercato, presenta evidenti punti di attrito con la morale religiosa tradizionalmente definita.
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Il femminismo, che è ideologia di stato nelle democrazie di mercato, presenta evidenti punti di attrito con la morale religiosa tradizionalmente definita.
Brevi riflessioni sulla sconcertante attualità delle previsioni nel romanzo 1984 di George Orwell.
Il libro di Ventura fotografa la situazione in modo lucido e disincantato, senza nascondere i rischi imminenti di un’apocalisse economico-sociale.
Il libro di Galli della Loggia ripercorre le tappe che hanno depotenziato e destrutturato il ruolo della scuola.
Il libro di Andrea Zhok ricostruisce in modo organico la genesi del liberalismo, giungendo all’esegesi del suo farsi mondo nella contemporaneità.
Le fonti e lo spirito del comunismo russo, opera tra le più note di Berdjaev, era centrato su un’idea essenziale: il comunismo russo, pur esplicitando un tratto anti religioso, nel corso del tempo è andato assumendo una connotazione palingenetica, salvifica e pseudo-religiosa.
L’insegnamento della storia nelle scuole è stato individuato da qualcuno come canale privilegiato d’indottrinamento immigrazionista.
Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera appartenenza ad un popolo, che è soprattutto un fatto interiore.
Un bilancio impietoso del Sessantotto a cinquanta anni di distanza.
La classe politico-intellettuale-giornalistica italiana soffre di paranoia, una malattia che si manifesta con una sindrome di persecuzione collegata ad una sindrome di onnipotenza.
Il crepuscolo dello scientismo di Giuseppe Sermonti merita di essere letto perché liquida molte fisime che possono far presa sugli sprovveduti.
Visto come stanno andando le cose in Italia non si sa a chi ci si debba rivolgere per un parere, se a un politologo, a un sociologo o a uno psichiatra.
L’addurre come spiegazione per ogni genere di abusi e violenze sulla donna il persistere di un modo di pensare orientato al patriarcalismo, è cosa che può far valere solo chi non abbia la più pallida idea di ciò a cui corrispondono i valori virili.
Un recente libro di Adriano Scianca indica come la battaglia all’eroticamente corretto vada fondata sul recupero della differenza.
I continui attentati terroristici confermano che il tanto propagandato ius soli è un’opzione illogica, motivata esclusivamente da bassi fini elettoralistici.
Quando prevalgono i pre-giudizi ideologico-politici nei fatti culturali si cade in gaffe spesso gravi e clamorose.
La proposta di una colletta per generare un benefico shock ai partigiani affranti.
Un recente studio statistico dell’ISTAT prospetta un destino di decadenza e sostanziale estinzione del popolo italiano.
Un libro di Pierfranco Pellizzetti descrive impietosamente le principali “cordate” intellettuali presenti sulla scena del dibattito pubblico italiano.
Il moderatismo è un male atavico da cui (soprattutto) la destra deve liberarsi. Le pagine di Bonnard sono indispensabili per riflettere su tale obiettivo.
Anche il politicamente corretto nelle sue molteplici e ossessive versioni si presenta come dittatura delle parole e dell’agire.
Un articolo tratto da Il meridiano d’Italia del 20 giugno 1954 sulla teoria dei comportamenti applicata alla produttività industriale.
Lettura di una sorta di enciclica laica di Marc Zuckerberg, papa della pseudo-religione no border.
L’impressione che il libro di Pino Aprile Terroni suscita nei lettori più accorti è controproducente rispetto alle intenzioni dell’autore, poiché non fa altro che confermare il più radicato dei pregiudizi sui meridionali.
Il livello surreale cui è giunto il giornalismo italiano, seguendo senza più alcun freno i dogmi del linguaggio politicamente corretto.