Il fascismo italiano
Brani tratti dal libro postumo Il fascismo come fenomeno europeo, cap II (pp. 37-42).
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Brani tratti dal libro postumo Il fascismo come fenomeno europeo, cap II (pp. 37-42).
Non il bracciante salariato, che era la punta di lancia delle rivendicazioni classiste dei socialcomunisti, ma la famiglia contadina rappresenta il perno sociale: questa la diversificazione tra i progressisti e il Fascismo.
La storia ci mostra che non sempre chi vince sul piano militare vince anche, nel medio e nel lungo periodo, sul piano politico. Tale fu anche il caso del Sudafrica: la fallita insurrezione boera del 1914 deve essere valutata più come il primo annuncio della futura indipendenza del Sudafrica dall’Inghilterra, che come l’ultimo sussulto della precedente guerra anglo-boera.
Per Guido Pallotta il Fascismo era essenzialmente un’etica del rigore e della serietà nelle scelte.
Leggendo oggi Il Programma del NSDAP e le sue fondamenta ideologiche di Gottfried Feder verifichiamo lo sforzo attuato in Germania per abbinare il sentimento nazionale e la giustizia sociale, nella direzione della concezione organica della comunità popolare.
La fioritura di studi sull’organizzazione dello Stato fascista evidenzia che il Fascismo, lungi dall’essere morta reliquia del passato, è al contrario ben presente nella memoria storica.
Nati nel caos delle trincee della Grande Guerra, temprati nelle confuse battaglie del dopoguerra, i volontari dei Freikorps prepararono il terreno per una rivoluzione che potesse riscattare l’onore e la dignità della Germania.
Un piccolo libro da poco uscito ripercorre in brevi tratti autobiografici uno degli aspetti più importanti della politica italiana della prima metà del Novecento: D’Annunzio e Mussolini di Carlo Delcroix.
Le Edizioni Ritter propongono un eccezionale documento: la prima traduzione italiana di Freikorps. Lo spirito dei Corpi Franchi, di Ernst von Salomon, uscito in Germania nel 1936 col titolo Storia recente.
Quella di Rudolf Hess è una figura tragica. Uomo dimesso e umile, quando era al potere mantenne sempre un’attitudine composta e defilata, di fedelissimo seguace del suo Führer, quasi sacerdotale nei suoi modi semplici e spartani.
Il libro di John Patrick Diggins L’America, Mussolini e il fascismo è stato l’apripista della scarna bibliografia sui rapporti tra USA e Italia fascista e sull’attività delle organizzazioni del PNF nella repubblica stellata.
Con il titolo Mistica della rivoluzione fascista. Antologia di scritti, 1932-1941, la casa editrice Il Cinabro ha riportato alla luce gli scritti più significativi di Niccolò Giani