Le Termopili della Finlandia

Militari finlandesi con una mitragliatrice durante la Guerra d'Inverno
Militari finlandesi con una mitragliatrice durante la Guerra d’Inverno

(Frontiera finno-svedese) Haparanda, 14 dicembre.

Questo esodo dei finlandesi, se non fosse dei soliti profittatori che attendono al varco per comprare a prezzi irrisori moneta finlandese e gioielli, non avrebbe nulla di terribile e di tragico. Le donne, i bimbi, i vecchi di Finlandia, passano tranquillamente il ponte in Haparanda, nel freddo di queste notti senza luce, non in fuga, ma semplicemente per non gravare con le proprie necessità di vita sulle riserve di viveri che devono essere tenute a disposizione dei combattenti. Giungono alla frontiera accompagnati dai loro uomini armati i quali tornano poi verso Tornio, verso l’interno della Finlandia, verso la guerra. Non un uomo attraversa questo ponte sul fiume gelato e non lo attraverserà mai perchè se il nemico dovesse giungere fin qui vorrebbe dire che in tutto il territorio conquistato non vi sarà più un solo uomo vivo.

Correndo sugli sci negli infiniti boschi di betulle e di pini, guidati dalle renne amiche e dai cani fedeli oltreché dal loro infallibile istinto, i finlandesi continuano la loro immensa battaglia. In questa località di frontiera le notizie giungono rapidissime perchè Tornio, città puramente finnica, forma con Haparanda un unico abitato.

Così nel pomeriggio di oggi è stato reso noto il primo epilogo della grande battaglia ingaggiata ad oriente di Kemijärvi due giorni or sono. La località di Sala, conquistata dai russi ieri, è stata ripresa dai finlandesi nel pomeriggio di oggi, dopo accaniti e saggi combattimenti. Saggi per l’eccellente tattica che il Comando finnico segue in ogni occasione e che risponde ad un unico concetto: non esporre mai una massa di uomini al fuoco nemico. Si può dire che ogni finlandese combatte per proprio conto.

Forze sovietiche preponderanti avevano iniziato ieri l’altro, sulla direttrice Kemijärvi – Rovaniemi, un’avanzata. Nel silenzio dell’immenso bosco, attraverso le gelide gole dei monti, le truppe hanno avanzato lentamente senza trovare ostacoli. Poi, improvvisamente, quando la stanchezza di quella marcia in avanti ha incominciato ad attanagliare i russi, i finlandesi divisi in pattuglie sono balzati fuori fuori dai boschi ed hanno attaccato. Da ore e ore essi fiancheggiavano il nemico senza che questo se ne fosse accorto, e quando i russi si sono resi conto di quello che stava accadendo, era ormai troppo tardi. La ritirata era tagliata, i rifornimenti impossibili a giungere. Ed è incominciata una feroce battaglia a corpo a corpo nella quale i finnici, splendidi maneggiatori di arma bianca, hanno avuto una netta supremazia. Meriterebbe la penna di un sommo scrittore, ognuno di questi combattimenti nei boschi nevosi, alla incerta luce delle stelle, fra i lupi i quali ne attendono la fine!

Meriterebbero un capitolo a parte, questi strani soldati russi, meravigliosi e apatici, i quali non sanno perchè si battono, che gelano malvestiti come sono, che affrontano una ignota avventura ed una ingloriosa fine! Meriterebbero una epopea questi splendidi di Finlandia, i quali non hanno un istante di debolezza nè morale nè fisica e lottano per molto di più che la vita e i beni perchè combattono per l’ideale!

Sala è liberata; la grande offensiva russa del nord è spezzata. Circa diecimila russi, con i tre battaglioni presi prigionieri ieri, sono stati posti fuori combattimento in meno di tre giorni, ed i finlandesi nella stessa battaglia hanno perduto meno di centocinquanta combattenti.

La battaglia delle «Termopili della Finlandia» subisce quindi una sosta che forse sarà decisiva nel senso che i russi, battuti su questo difficilissimo terreno, tenteranno di attaccare su un altro settore.

Dalla regione di Petsamo nessuna novità sensazionale. I finlandesi resistono e si smentisce nel modo più reciso che i russi abbiano occupato Salmijärvi. Da testimoni oculari abbiamo appreso che certi bombardamenti, sui quali è stato fatto gran chiasso, non sono mai esistiti se non in proporzioni assai ridotte e molto imprecise. Salmijärvi è intatta, e se Petsamo non esiste più, è perchè i finlandesi, quundo furono sorpresi dal primo attacco, preferirono darla alle fiamme piuttosto che cederla al nemico. Dal centro della Lapponia, la cui tundra selvaggia divide il campo di battaglia di Petsamo da quello di Kemijärvi, vengono segnalati 1,5 gradi sotto zero. Qui a Haparanda il termometro segna meno 21, ma questa temperatura non nuoce alla cittadina che ha visto quintuplicati i suoi abitanti per l’arrivo di numerosa truppa svedese.

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Originariamente pubblicato con il titolo Luci di epopea nella notte nordica su La Stampa del 15 dicembre 1939.

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Felice Bellotti è stato un giornalista italiano, autore di numerosi reportage di viaggio e di guerra e di una quindicina di libri. Alcune informazioni sulla sua vita si possono leggere sul blog Huginn e Muninn.
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