Dizionario comparativo Latino-Etrusco

Notori sono i rapporti che legano Roma e le città etrusche. L’interferenza fra mondo etrusco e universo romano è stata una delle più feconde che la storia ricordi. I prestiti dalla tradizione e lingua etrusche alle istituzioni romane e alla lingua latina, ma a volte anche con direzione inversa, sono tali che spesso molti autori, in passato ma anche di recente, hanno giustamente parlato di civiltà etrusco-romana.

Del resto “lo stretto rapporto che lega il mondo latino a quello etrusco già in epoca protostorica si manifesta nella reciproca e complessa influenza rintracciabile nelle più arcaiche pratiche rituali comuni ai due ethne che, intimamente connesse alla cerimonialità e all’esercizio del potere, si esplicano nella condivisione di istituti a carattere sacro che stanno alla base delle strutture politiche di età storica”[1]. Dalle fondamentali, per la vita comunitaria, pratiche dell’auspicium e dell’augurio, per giungere al trionfo, gli ancili, la sella curule e i fasci littori.

Tornando alla lingua il Prof. Massimo Pittau adesso ha individuato e raccolto circa 2.350 vocaboli latini (antroponimi, toponimi ed appellativi) che trovano corrispondenza con altrettanti vocaboli etruschi e li ha raccolti in quest’utilissimo Dizionario comparativo Latino-Etrusco.

La “comparazione”, in glottologia o linguistica storica, non è la stessa cosa della “derivazione” dei vocaboli, ossia della loro “origine” od “etimologia”. Come ci ricorda proprio Pittau il quale precisa: “la “derivazione” può avere una direzione orizzontale ed inversa, cioè procedere dal latino all’etrusco ovvero dall’etrusco al latino; oppure può avere una direzione verticale, dall’alto verso il basso, cioè procedere da una eventuale originaria lingua-madre comune (non sono pochi i linguisti che sostengono che anche l’etrusco è una lingua indoeuropea) oppure dal basso verso l’alto (dal greco al latino e all’etrusco, oppure dal cosiddetto “sostrato mediterraneo” al latino e all’etrusco)” (p. 7).

Per rendersi conto quantitativamente della consistenza di questo legame fra le due lingue basta ricordare che il vocabolario conosciuto dell’etrusco si compone di circa 8.500 lessemi[2] e di questi 2.350 trovano un naturale corrispondente nel latino.

Un libro adatto anche per i non specialisti che può colmare non poche curiosità.

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Massimo Pittau, Dizionario comparativo Latino-Etrusco, Edes Editrice Democratica Sarda, Sassari 2009, pp. 210, € 25,00.

[Pubblicato in: “La Cittadella”,  IX, n.s., 35-36, lugl.-dic. 2009, pp. 138-139]

Note


[1] M. Torelli, Roma e le città etrusche. Preistoria e storia di un rapporto, in AA.VV., Etruschi, le antiche metropoli del Lazio, Catalogo (a c. di Mario Torelli e Anna Maria Moretti Sgubini), Electa, Verona 2008, p. 181.

[2] Cfr. M. Pittau, Dizionario della Lingua Etrusca, Dessì, Sassari 2005.

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Nato a Prato nel 1953. Collabora alle seguenti riviste di studi storici e tradizionali: Arthos; La Cittadella; Vie della Tradizione; ha collaborato a Convivium ed a Mos Maiorum. Socio della Società Pratese di Storia Patria; dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri e del Centro Camuno di Studi Preistorici. E' stato tra i Fondatori del Gruppo Archeologico Carmignanese.

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