Gli ultimi trionfi del denaro e della macchina nella filosofia della storia di Oswald Spengler
Secondo la concezione organicistica di Spengler ogni civiltà è equiparabile a un essere vivente che nasce, si sviluppa, decade e, da ultimo, muore.
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Secondo la concezione organicistica di Spengler ogni civiltà è equiparabile a un essere vivente che nasce, si sviluppa, decade e, da ultimo, muore.
Una presentazione generale della filosofia del padre dello storicismo, Wilhelm Dilthey, che ha esecitato grande influenza su tanti pensatori del ventesimo secoli
La trasposizione per il grande schermo del celebre romanzo di Buzzati è un’opera di altissimo livello, piena di poesia e di intensità drammatica
La visione di Eliade è lontanissima da ogni edulcorazione in chiave roussoiana delle società arcaiche; nessun mito del buon selvaggio, nessuna “bontà” intrinseca del mondo mitico
Antonio Serena è stato un pioniere del revisionismo storico in Italia, portando alla luce le depravazioni e le sevizie a cui i partigiani sottoposero la popolazione civile a guerra finita
La vita politicamente scorretta e la morte eroica di don Tullio Calcagno, trucidato a guerra finita dai partigiani
Miguel Serrano è senza dubbio una figura tra le più discusse della cultura del suo paese, il Cile, e dell’intera letteratura mondiale
In tutti i loro racconti, sia storici che romanzeschi, gli Inglesi e i loro cugini Americani tendono a presentare le proprie operazioni come capolavori di bravura e determinazione
Ben pochi sanno che fra XVIII e XIX secolo la Monarchia asburgica compì alcuni seri sforzi per assicurarsi un possedimento coloniale nell’Oceano Indiano, precisamente nelle Isole Nicobare.
La vita e le opere di Nicholas Roerich suggeriscono che egli non fosse affatto un ingenuo sognatore ma che avesse ben compreso il nucleo più riposto della saggezza orientale
Gli Alleati, nel 1945 come nel 1918, non amavano i toni rozzi e aggressivi alla Spengler, ma agivano esattamente in base a quei criteri, brutali e machiavellici, che tanto li disgustavano quando a teorizzarli erano i Tedeschi.
Il nome di Felice Trojani non dirà forse molto al grande pubblico odierno, che dimentica in fretta; ma esso è indissolubilmente legato a una delle pagine più altamente drammatiche delle nostre esplorazioni polari: quella della spedizione Nobile al Polo Nord del 1928.